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Slow Ride e la “nuova” dimensione del viaggio in moto

13/07/2023
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

“Viaggiare è come qualsiasi altra dipendenza: più lo si fa, più cresce il bisogno di farlo.” così afferma Tony Wheeler, co-fondatore della società di guide Lonely Planet con sua moglie Maureen.
In un mondo sempre più veloce forse la vera rivoluzione è salire in sella, fare un bel respiro profondo e prepararsi alle emozioni che solo la moto dà. Ma correre non porterebbe a nulla, quello lasciamolo fare a chi va in pista, a chi vuole superare i propri limiti giro dopo giro con l’adrenalina a mille che scorre nelle vene.

Lo slow ride è tutt’altra cosa. E’ contare le emozioni e non i chilometri, è stupore ed emozione, potrei dire che è un modo di fare filosofia. Infondo il mondo è di coloro che lo percorrono e lo interrogano, di coloro che partono per esplorare ciò che è già stato esplorato ma per vederlo con i propri occhi.
Diffido di chi parte per dimostrare qualcosa agli altri, di chi cerca grandi imprese per stupire, sono persone il cui l’ego assume più importanza del senso del viaggio stesso.

Viaggiare lentamente è una sorta di meditazione in cui si è letteralmente dentro il percorso. I sensi sono vivi, i colori accesi, si notano sfumature, odori, il viso è rilassato e si riaccendono ricordi ormai sopiti.

Credo che la parola “esplorazione” sia un bel sinonimo dello slow ride. Si parte con calma ma con la mente aperta, non esistono più strade non tracciate ma l’esperienza sarà comunque unica perché siamo noi ad essere uniche. Lo stesso paesaggio sarà vissuto da tutti in modo diverso, a seconda del loro stato d’animo, delle loro esperienze.

Non dimentichiamoci che lo slow ride è anche un modo per rispettare il territorio e le persone che ci vivono. E’ un invito a fermarsi nei luoghi meno battuti dai turisti e fare quattro chiacchiere con i locali. Questo è il vero arricchimento: ascoltare storie, scavare a fondo e andare oltre le foto sature e costruite dei vari social.

Dedichiamoci tempo e dedichiamolo a ciò che amiamo.

Questi sono alcuni itinerari che consiglio di percorrere con questo spirito:
Castello Tesino e della Grande Guerra in moto
Le vie d’accesso per l’Altopiano di Asiago da oriente
Vallata e Valbelluna: il valico di Praderadego in moto
Cima Grappa per la storica strada Generale Giardino

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