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Le vie d’accesso per l’Altopiano di Asiago da oriente

22/06/2023
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Lunghezza: 130 chilometri
Tempo stimato senza soste: 3 ore
Partenza: Valstagna (VI)
Arrivo: Asiago (VI)

Anticamente era solo una la strada carrabile che da oriente portava all’Altopiano di Asiago e la conosciamo tutti benissimo (il Costo), ma il primo conflitto mondiale ha richiesto l’apertura di altri varchi sulla montagna per arrivare dalla Valsugana all’altopiano. In questo itinerario da esplorare con calma e rispetto, andiamo a immergerci nella storia e nella natura senza dimenticare tornanti e belle curve.

Partiamo da Valstagna, piccolo borgo della Valbrenta che offre scorci bellissimi e zone tutte da scoprire per chi ama fare escursioni a piedi. Nelle vicinanze del Ponte Rialto di Valstagna imbocchiamo via IV Novembre e la prima protagonista di questo itinerario: la SP73 Campesana – Valvecchia. Troveremo molti tornanti stretti e una strada un po’ dissestata ma non meno affascinate. 

Appunti
Qui la storia si fa interessante. Alla fine del 1300 Foza e Gallio battagliavano per i dazi imposti al traffico delle merci verso nord. Proprio a causa di queste contese, il Signore di Milano Gian Galeazzo Visconti, fece costruire la famosissima Calà del Sasso, un’opera ingegneristica unica per quei tempi e popolare ancora oggi per essere la scalinata in pietra naturale più lunga al mondo con i suoi 4444 gradini. Ma non era e non è una strada carrabile ovviamente. Per trovare la strada che percorriamo in moto oggi dobbiamo aspettare la Grande Guerra (1916) quando fu costruita una strada vera e propria con tutte le risorse disponibili, incluse donne del posto che trasportavano sabbia e tavolame. Nel 1970 fu asfaltata completamente per la prima volta e resa percorribile da tutti i mezzi.

Arrivate a Foza, è possibile proseguire a destra verso Enego e avventurarsi verso la piana di Marcesina. Al momento in cui scrivo (giugno 2023) la strada per Marcesina è molto rovinata e chiusa al traffico quindi meglio accertarsi prima che sia stata riaperta.
Noi svoltiamo verso sinistra direzione Asiago fino a superare la bellissima cittadina simbolo dell’Altopiano dei Sette Comuni e imboccare la SP349 del Passo Vezzena. Qui il disastro del Vaia ha lasciato profonde cicatrici e cambiato completamente il paesaggio ma resta viva l’atmosfera montana di pace e tranquillità. Tra malghe e pascoli potrete ammirare anche la caratteristica chiesetta di S. Zita sulla destra.
E’ un tratto molto frequentato dai motociclisti che spesso si fermano nel parcheggio dell’Hotel Vezzena.
Proseguiamo verso Lavarone e possiamo fare una meritata sosta sull’omonimo lago. Siamo nella zona chiamata Alpe Cimbra, un territorio unico che comprende Lavarone, Folgaria e Luserna. 

 

N.B. Un’altra strada antica, chiamata Piovega di Sopra permette di arrivare da nord est a Enego, si può imboccare sempre dalla Valbrenta, all’altezza di Primolano, sulla sponda destra del Fiume Brenta.
A fondovalle troviamo la frazione Pianello. Salendo poi la strada provinciale, si trovano i primi agglomerati di case: la Bastìa e la frazione di Fosse, suddivisa in Fosse di Sotto, di Mezzo e di Sopra. Dopo l’ultimo tratto arriviamo nelle Piazze di Enego a 750 metri di quota, dove poi la strada principale prosegue in direzione Foza – Gallio – Asiago.

Proseguiamo verso Carbonare e al bivio prendiamo la SP142 a sinistra. Questa strada è davvero qualcosa che vi rimarrà nel cuore. Immensi prati e pascoli con piccoli boschetti e attorno le montagne, nei primi giorni d’estate potrete ammirare distese immense di fiori di campo.
Superiamo Villaggio Fiorentini, Passo della Vena e continuiamo per le SP64 che ci farà attraversare i paesi di Tonezza di Cimone e Arsiero. Arrivate a Cogollo del Cengio imbocchiamo la tortuosa via Olmo che ci farà arrivare alla famosa Strada Provinciale 349 del Costo.
Per come amiamo vivere noi la moto, meglio percorrere questa strada dai tornanti ampi e ben asfaltati durante la settimana, evitando gli smanettoni del weekend. Fai comunque massima attenzione e percorrila con calma e moderazione.

Questa era la seconda via carrabile d’accesso all’Altopiano dei Sette comuni da oriente. La strada risale al 1852 seguendo a grandi linee l’antica strada del Costo (risalente all’epoca romanica), un itinerario usato per secoli come via di collegamento tra la pianura vicentina e l’Altopiano e ora di nuovo percorribile a piedi.
Dopo pochi chilometri ecco l’ultima tappa del nostro itinerario: Asiago.

Ti consiglio di vivere questo itinerario con calma, con il vero spirito slow ride, rispettando la montagna, i piccoli paesi e la sua gente.

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