Le tre regole per un viaggio in moto straordinario

La maggior parte delle motocicliste (e dei colleghi maschi) ama viaggiare. Ma il viaggio in moto non significa solo contare i chilometri. Sono dell’opinione che anche un piccolo giro di qualche ora non lontano da casa possa essere considerato un’avventura. Certo, ci sono alcune condizioni che sarebbe opportuno conoscere per far sì che divenga straordinario.

1. Perditi: progetta momenti per prendere delle strade che non conoscevi

Sì, hai letto bene. Esci dal tragitto che ti indica il navigatore, magari prendi una mappa, prendi quella stradina che, anche se dissestata, ti ispira. I paesaggi più belli li ho visti proprio sbagliando strada, seguendo la rotta delle nuvole, scappando da un temporale o semplicemente “andando a sentimento”. Devi affrontare questi momenti solo con persone come te, esploratrici, delle Indiana Jones che vogliono di più della sicurezza della routine domenicale, sempre sulle stesse strade.
Perdersi è ritrovarsi, è una scoperta continua. In una delle tante gite ho scoperto, ad esempio, una postazione di cannoni militari nemmeno presente sulle mappe. Tu cosa scoprirai?

2. Connettiti: parla con persone del luogo per conoscere luoghi nascosti alla massa

Un viaggiatore si differenzia da un turista quando rispetta i luoghi in cui si trova. Entra in una locanda, un’osteria, un bar sport di quelli frequentati dai locali. Li vedi subito e normalmente, magari, non ti fermeresti. Ordina un caffè e scambia quattro chiacchiere con i presenti. Tutte le volte che l’ho fatto mi hanno dato dei consigli straordinari, sia di dove mangiare bene che di che strada prendere.
Connettersi è un segno di avere una mente aperta, qualità che devono avere i viaggiatori.

3. Approfondisci: sii curiosa e fatti domande sui posti e sulla storia

Con il mondo nel nostro smartphone non abbiamo più scuse per non essere curiosi. Informati sulle storie del territorio, sulle tradizioni, sulle strutture. Farti delle domande e darti delle risposte ti farà vedere le cose da una prospettiva diversa.
La moto ci permette di raggiungere e vivere luoghi intensamente. Che foresta stai attraversando? Chi viveva in quella casa? Cosa è successo in quel borgo? Perché si trova lì quel segnavia? A me capita spesso di fare delle supposizioni, pensare a possibili storie di vita passata. E’ un bel modo per liberare la mente dai pensieri di ogni giorno.

C’è un’altra regola che ho dato per sottintesa: lascia a casa l’orologio! In un viaggio in moto prova a non farti comandare dal tempo. Fermati quando vuoi tu e non quando l’orario te lo impone. Il tempo è un privilegio di pochi, lo so bene, ma nei viaggi prova a non farci caso.

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