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Cima Grappa per la storica strada Generale Giardino

11/07/2023
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Il Massiccio del Monte Grappa offre alcune strade davvero ricche di storia e scorci straordinari. Per arrivare a Cima Grappa consiglio questa strada asfaltata di 18 chilometri con partenza da Semonzo (TV) che vi farà passare tra piccole gallerie scavate nella roccia, pascoli, cambi di vegetazione e panorami sulla pianura.

Lunghezza: 18 chilometri
Tempo stimato senza soste: 40 minuti
Partenza: Semonzo (TV)
Arrivo: Cima Grappa

Con una pendenza media di 8,3% e massima di 15% e circa 29 tornanti, la strada Generale Giardino è molto meno frequentata dell’altra salita per Cima Grappa, la strada Cadorna da Romano d’Ezzelino.

Realizzata nei primi mesi del 1918 per disposizione del generale Nicolis De Robilant e ultimata dal generale Gaetano Giardino, era destinata a supportare il traffico logistico per il rapido movimento delle truppe, in alternativa alla Cadorna, che in alcuni punti era esposta al tiro avversario.
Il percorso passa per Campo Croce e viene chiuso nei mesi invernali dopo le prime abbondanti nevicate.

Se impostiamo su Google Maps l’itinerario da Semonzo, per qualche motivo non farà passare per un tratto della SP140 ma attualmente (luglio 2023) la strada è aperta e transitabile.

Dalla SP26 svoltiamo in direzione Monte Grappa. Superiamo la chiesa sulla destra e subito un cartello ci indica che siamo sulla strada Generale Giardino. Poco dopo ecco i primi tornanti che ci portano verso la cima. Il manto stradale è in buone condizioni e già siamo immerse nella natura. Il Massiccio del Grappa offre un tripudio di colori ed emozioni. Passiamo sotto gallerie naturali fatte di fronde di alberi e alcune scavate nella roccia. Se abbiamo la fortuna di godere di una bella giornata limpida, già dai primi tornanti si può vedere un bellissimo paesaggio sulla pianura e lo sguardo arriva fino al mare.

A 700 e 850 metri ci sono delle postazioni di decollo di parapendio e deltaplani. Sono numerosi i van che portano su e giù gli appassionati di volo, quindi facciamo attenzione.

Arriviamo a Campo Croce, non ci sono bivi da imboccare, la strada è intuitiva e ai lati vedremo scorrere insegne di tante malghe tipiche con bestiame al pascolo.

Proseguiamo e superiamo Baita Camol. Il panorama si apre su mille variazioni di colori: a destra il verde del Monte Colombera e a nord sbuca il bianco del sacrario militare di Cima Grappa.
Alcuni tornanti sono un po’ più stretti e ripidi ma l’impegno è ben ripagato da ciò che vediamo: fiori di campo gialli e viola, anche sulle rocce delle pareti, stradine bianche che disegnano i pascoli, chiazze verde scuro di boschetti e la linea sinuosa dell’asfalto che abbiamo appena percorso.
Sbuchiamo in via Madonna del Covolo, a pochi passi dalla Galleria Vittorio Emanuele III.
Facciamo particolare attenzione in questo punto: l’imbocco a destra verso Cima Grappa è molto stretto.
Dopo un centinaio di metri siamo al Rifugio Bassano dove sarà possibile lasciare la moto nel grande parcheggio asfaltato.

Consiglio di vivere questo itinerario con calma, con il vero spirito slow ride, rispettando la montagna, i piccoli paesi e la sua gente.


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