Una donna appagata apparentemente non è un affare redditizio. Fate diverse ricerche online o parlate ad alta voce di qualcosa e guardate come gli algoritmi vi confermano ciò che dico.
Si parla molto di questi algoritmi, ma dalla mia modesta esperienza, vedo che questi algoritmi non sono né così intelligenti né così buoni da suggerirmi quello di cui ho veramente bisogno: è da più di un mese che considero di vendere la mia Vespa per comprarmi la mia moto numero #2, una dual sport leggera, di cilindrata medio- bassa (300-390) e con un’altezza sella non oltre 800, una moto per scorrazzare, che mi faccia meno effetto farla cadere, per intendersi.
Ho provato a salire su diverse moto a giro, parlo con i venditori dei concessionari, ma nessuno che metta in mostra una di queste moto con la sella bella ribassata. Ti dicono, e qui ti devi fidare, che c’è verso avere la sella ribassata, che c’è il kit di abbassamento, ma guai a farmi vedere una moto pronta per vedere effettivamente come tocco.
Parlo tanto di questo anche con mio marito e so che il mio cellulare “mi ascolta” mentre se ne ragiona. Parlo anche come in momenti di stress dovuto al mio lavoro, le bollette da pagare, insieme al resto delle altre beghe… faccia fatica fra le lenzuola a rilassarmi e lasciarmi andare nell’intimità. E non solo ne parlo, faccio anche ricerche su questi argomenti online e, sapete cosa? Gli algoritmi mi suggeriscono delle pubblicità di creme dimagranti e anti cellulite. Mi tocca vedere delle foto con dei culi da donna prima e dopo per vedere quanta cellulite potrei far sparire dal mio essere se usassi questa o quell’altra crema. Cioè, gli algoritmi pensano che la moto non la trovo e che non mi lascio trasportare fra le lenzuola perché ho la cellulite!
Ho smesso di andare dall’estetista perché mi sono rotta di sentirmi dire che potrei migliorare questo o quello del mio corpo senza che io lo chieda (io volevo soltanto fare ‘sta benedetta ceretta!).
Così ho cominciato a prendermi cura di me, a casa mia, facendomi la pedicure e la sistemazione dei peli in autonomia.
Sono stanca che gli algoritmi e la mia estetista mi facciano sentire poco all’altezza. Voglio magia, santo cielo! Voglio che mi arrivino delle pubblicità di moto adventure per donne di altezze medie o basse. Voglio delle pubblicità che mi dicano che come donna io merito di rilassarmi, che merito godimento e avventura… che quella KTM 390 Adventure mi aspetta da qualche parte per un demo ride con la altezza già sistemata per me.
Io, ragazze, se ho cellulite o meno, m’importa un corno. Alla fine, sentite, quando mi guardo allo specchio mi garbo uguale, tant’è che uscirei con me stessa da quanto mi garbo. Potrei essere come quegli uomini brutti che vanno a giro sentendosi Superman soltanto perché hanno due soldi in tasca. Invece gli algoritmi insistono nel farmi scendere dalle nuvole ricordandomi che sono una donna e mi arrivano pubblicità di vestitini impossibili da indossare o soluzioni efficaci per superare la maledetta prova costume! Una pubblicità con un Honda CRF 300 Rally con una sella perfetta per me, no? Quella no, vero? Vabbè. Per ora sta andando così. Chissà cosa ci riserva il futuro.
Alejandra