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La vita è troppo breve per passarla chiusa in una scatola

22/05/2023
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Ciao Miss, la mia storia è un po’ complicata ma cercherò di riassumerla brevemente perché credo possa servire a molte.

Non ho mai “fatto caso” alle moto, la mia vita è sempre stata dedicata al lavoro e a poco altro. E poi ho sempre avuto bei vestiti, profumi, creme. Tutto per piacere ai titolari dell’azienda per cui lavoravo e ai clienti. Durante i weekend stavo sempre in pigiama a casa, zero voglia di uscire, zero voglia di conoscere persone e soprattutto di parlarci. Nessun hobby, se non quello di guardare per ore ed ore Netflix sdraiata sul divano, ingozzandomi di patatine e cioccolata. Poi dieta ferrea il resto della settimana, obbligandomi a mangiare zuppe o insalatine.

Ho lavorato per 30 anni presso la stessa azienda. TRENTA! Penso di aver trascorso più ore in auto che in ufficio.

Alla soglia dei 50 anni qualcosa è cambiato. Sono tornata a casa una sera, tardi come sempre a causa del traffico, e mi sono sentita profondamente sola. Quella solitudine che mi ha fatto piangere. Mi sono fatta pena.
Per la prima volta ho capito che qualcosa nella mia vita non andava. Non avevo un compagno, nessun amico, non avevo nemmeno un gatto.

Mi sono presa una settimana di ferie, così dal nulla…una cosa che non avevo mai fatto prima.

Dopo un paio di giorni mi sono ricordata di vecchie amiche che frequentavo anni prima e ho scritto a Chiara.
Lei, mi ha raccontato di essere mamma di due ragazze, di avere un marito speciale e di essersi da qualche anno presa la moto.

“La moto? Ma sei impazzita? Non hai paura?” Queste sono le prime cose che mi sono uscite da bocca e lei si è messa a ridere! Mi ha detto che, dopo le figlie, prendere la moto è stata la cosa più bella che ha fatto per se stessa.

Ci ho pensato tutta la notte. Ero curiosa ma anche spaventata. Ci eravamo accordate per trovarci per un caffè il giorno dopo per rivederci dal vivo dopo tutti questi anni.

Ero seduta su una sedia al tavolino del bar e sento un rombo, mi giro e vedo una donna scendere da una moto nera, lucida e bellissima. Chiara è raggiante, ringiovanita addirittura.
Ricordo bene quella conversazione durata ore. Mi ha parlato dei viaggi in sella, delle prime difficoltà, della condivisione di questa passione col marito. E poi mi ha parlato di MissBiker, della community che le ha dato l’ispirazione e la forza di provarci anche se aveva superato i cinquanta.

Tornando a casa sono passata al concessionario Honda e per la prima volta mi sono fermata a guardare le vetrine. Ho fatto un bel respiro e sono entrata. Due ore dopo ero la proprietaria di una Rebel nera! Un colpo di testa, sì, specialmente visto che non avevo mai guidato nemmeno un Ciao!

Non mi dilungo su tutta la trafila delle guide, delle cadute, degli sconforti.
Vi voglio raccontare com’è cambiata la mia vita in meglio.

Ho iniziato a girare in moto con Chiara, il marito e i loro amici. La sicurezza in me stessa aumentava di giorno in giorno. In moto non mi truccavo, non sentivo l’obbligo di essere diversa ma semplicemente io. Ho incontrato anche una persona e ci stiamo frequentando da un po’. Anche lui motociclista, un gentiluomo che mi fa stare bene.

Ho imparato a ridere sguaiatamente, lasciarmi andare e parlare liberamente senza sentirmi giudicata.
Qualche mese fa ho anche lasciato il mio lavoro! Ho pensato che la vita è troppo breve per passarla chiusa in una scatola, che sia l’auto o l’ufficio.
I miei weekend sono in sella, con gente che amo. Vedo posti bellissimi, mi sento felice.

La moto è stata la mia medicina per imparare a vivere! Peccato non averlo scoperto prima.

Buona strada a tutte!

Giorgia

Leggi anche le storie di Martina e Barbara.

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