Il Museo Piaggio: un viaggio nella storia della mobilità italiana
14/11/2023
Lisa Cavalli
Il Museo Piaggio, situato a Pontedera, in Italia, è un luogo imperdibile per gli appassionati di moto e per chiunque sia interessato alla storia della mobilità italiana.
Fondato nel 2000, il museo è ospitato in un edificio che un tempo era un’officina di utensili, una delle strutture industriali più antiche e affascinanti del complesso industriale di Pontedera.
Il museo è dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio storico e tecnologico di una delle più antiche aziende italiane. Il suo obiettivo è ricostruire la storia di Piaggio e del paese nel suo complesso, ripercorrendo le trasformazioni economiche, le tradizioni e lo sviluppo industriale attraverso l’esposizione dei suoi prodotti più famosi e iconici.
Il Museo Piaggio è oggi il più grande museo motociclistico d’Italia e uno dei maggiori in Europa. Con quasi 5.000 m² di collezioni permanenti e 340 m² di esposizioni temporanee, racconta oltre un secolo di grandi emozioni, sogni e progetti che hanno accompagnato lo sviluppo economico e sociale di una nazione.
Le collezioni al suo interno includono una serie di modelli vintage di Vespa e Gilera risalenti agli anni ’50, così come pezzi moderni. Ogni pezzo esposto racconta una storia unica, che riflette sia l’estetica che la storia tecnica dell’azienda.
Oltre alle sue collezioni permanenti, ospita anche esposizioni temporanee e organizza eventi speciali. Queste attività offrono ai visitatori l’opportunità di approfondire la loro comprensione della storia di Piaggio e del suo impatto sulla società italiana.
Potrebbe interessarti: La Vespa Piaggio e l’emancipazione femminile
Ecco alcuni dei modelli più famosi esposti:
Vespa 98cc (1946) il primo modello di Vespa mai prodotto.
Vespa 125 (1951) utilizzata da Audrey Hepburn e Gregory Peck nel film “Vacanze Romane”.
Vespa “U” (1953), conosciuta come “utilitaria”, è stata prodotta in soli 7.000 esemplari ed è oggi molto ricercata dai collezionisti.
Vespa GS 150 (1955) la prima Vespa granturismo.
Vespa 50 (1963) conosciuta in Italia come “il Vespino”, ha segnato una pietra miliare nella storia dello scooter più famoso del mondo.
90 Super Sprint (1965) un veicolo-mito per i giovani sportivi.
125 Primavera (1967) un vero e proprio oggetto di culto per i giovani dell’epoca.
Ma è la Vespa 150 S di produzione spagnola ad essere forse la più preziosa al mondo.
Ecco la sua incredibile storia.
Nel 1962 due studenti universitari spagnoli, Antonio Veciana e Santiago Guillem, decisero di fare un giro del mondo in Vespa in 79 giorni, e prima di partire si recarono a Cadaques, dove Dalì viveva con la sua compagna e musa Gala. Il pittore volle personalizzare la carrozzeria della Vespa con il suo stile bizzarro e originale, apponendo la sua firma e il nome di Gala. La Vespa fu chiamata “Dulcinea” in onore della donna amata da Don Chisciotte, il celebre personaggio del romanzo di Cervantes. La Vespa Dalì partì per la sua avventura, attraversando diversi paesi e continenti, e rientrando a Madrid il 12 ottobre 1962, giorno della festa nazionale spagnola.
La visita al Museo Piaggio è possibile ESCLUSIVAMENTE SU PRENOTAZIONE ONLINE.
Il Museo è aperto da martedì a sabato, la seconda e la quarta domenica di ogni mese.
Chiuso il Lunedì.
Mattina
Primo gruppo: dalle 9,30 alle 10,30 con possibilità di trattenersi a fare acquisti al bookshop del museo fino alle ore 11,00.
Secondo gruppo: dalle 11,30 alle 12,30 con possibilità di trattenersi a fare acquisti al bookshop del museo fino alle ore 13,00.
Pomeriggio
Primo gruppo: dalle 14,00 alle 15,00 con possibilità di trattenersi a fare acquisti al bookshop del museo fino alle ore 15,30.
Secondo gruppo: dalle 16,00 alle 17,00 con possibilità di trattenersi a fare acquisti al bookshop del museo fino alle ore 17,30.
La visita libera assistita è gratuita. Sarà gradito un contributo liberale volontario.
La Fondazione Piaggio è una Onlus senza scopo di lucro.
Visita guidata: € 5,00
Maggiori informazioni QUI
Complimenti! Il tuo articolo è stato aggiunto al carrello!
