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E tu come respiri?

09/04/2024
Angela Gottardi
Pubblicato in: ,

Prestate mai attenzione al respiro? Compiamo decine di migliaia di atti respiratori durante la giornata, accompagna ogni stante della nostra veglia e del nostro sonno, ma non ci facciamo mai caso, peggio ancora lo diamo per scontato

Bene, ora fermati un attimo chiudi gli occhi e fai caso a come stai respirando… 

Respiri dal naso o dalla bocca? Respiri velocemente o sei in apnea? Respiri con il torace o con la pancia? Sei calma e rilassata o con le spalle rigide e la pancia in tensione? Fai dei mezzi respiri o sono ampi e lenti?

Facciamo un passo indietro, a scuola ci hanno insegnato che durante la respirazione incameriamo ossigeno, senza il quale non possiamo vivere e ed eliminiamo anidride carbonica che è la sostanza di scarto della respirazione. Fin qui tutto facile. Ma come sempre, nel corpo umano le cose non sono mai semplici e men che meno lineari. 

Se invece vi dicessi che l’ossigeno è il gas fondamentale che permette l’avvio dei processi biochimici delle cellule, ma che senza anidride carbonica l’ossigeno nelle cellule non può entrare e che quindi l’anidride carbonica è da eliminare ma non troppa? E che in alcuni punti specifici del nostro corpo esistono dei sensori predisposti al riconoscimento di quanto ossigeno e quanta anidride carbonica ci sono nel corpo e che questi centri sono direttamente connessi alle aree del cervello che controllano lo stato emotivo (sistema limbico)?

Che se noi abbiamo ansia, paura, siamo confusi respiriamo male ma anche che se respiriamo male ragioniamo male, abbiamo ansia, siamo confusi? 

Quindi? 

E quindi “chi respira meglio” vive meglio e controlla meglio le sue emozioni, non ha caso nella cultura orientale il respiro è tenuto in grandissima considerazione e lo si usa come vero e proprio strumento di cura e modulazione energetica. 

A questo punto bisogna definire cosa vuol dire respirare bene e quali sono gli errori più comuni. La respirazione a riposo dovrebbe essere continua, quindi senza apnee, rilassata, profonda e lenta. La maggior parte delle persone respira invece con la parte alta del torace, con respiri brevi e rapidi. Inoltre accade molto di frequente che quando si è concentrati o sulle spine si stia in apnea.

Questo tipo di meccanica respiratoria toracica, rapida e poco profonda sovraccarica la muscolatura di collo e spalle generando tensione e dolore e nella migliore delle ipotesi permette di incamerare poco ossigeno, nella peggiore porta a vera e propria iperventilazione, come quello che succede, nella sua versione più estrema, nell’attacco di panico. E’ un tipo di respirazione che ci fa stare molto allerta, preattiva il nostro sistema nervoso ortosimpatico e quindi quello che ormai conosciamo essere lo stress system

In una situazione di pericolo presunto o reale che sia, come prima cosa si sta in apnea, è automatico, poi si comincia ad iperventilare, questo però fa solo che peggiorare la situazione perché ci rende ancora più confusi e ci porta verso il panico. 

Invece una respirazione lenta, profonda, quindi diaframmatica è una tipo di respirazione che permette di ossigenare moltissimo i tessuti e di attivare invece il sistema nervoso parasimpatico, che è il nostro compagno per la calma e il riposo. 

Torniamo quindi alla domanda iniziale, come respiriamo?

Proviamo a metterci seduti comodi o a distenderci, mettiamo una mano sul torace, propri sullo sterno e una sulla pancia, quale mano “si muove”? si muovono entrambe? Una sola, quale? riusciamo a muovere solo la mano sulla pancia?

Se non ci riuscite non preoccupatevi, ci vuole solo un po’ pratica. Datevi del tempo, concentratevi e cercate di inspirare dal naso, gonfiare la pancia ed espirare dal naso. Ripetete questa successione per qualche minuto. Man mano diventerà più familiare e riuscirete a respirare con il diaframma (con la pancia) anche da in piedi, poi bisognerà riuscire a farlo da sedute sulla moto mentre si guida!

E’ questo infatti il messaggio da portarsi a casa, c’è un modo per calmarci quando siamo agitate, c’è anche un modo per rimanere molto più lucide e allontanare l’ansia nelle situazioni critiche. 

Dobbiamo solo RESPIRARE. 

Angela Gottardi Osteopata 

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