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Scappare da un incubo per risalire in moto

24/11/2023
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Sull’onda emotiva dei fatti di cronaca che si sentono in questi giorni, dell’ennesimo femminicidio, ho sentito l’esigenza di scrivervi. Spero la mia storia possa servire a qualcuna di voi.

A 22 mi sono sposata con un uomo che ho amato fin da subito ma che col tempo non riconoscevo più.
Forse una delle cose che mi piacevano di più di lui era che fosse un motociclista. Mi veniva a prendere in moto e mi sentivo un tutt’uno con lui quando andavamo in giro. Poi la voglia di guidare è venuta anche a me e mi sono comprata una moto da offroad, usata, agile anche se alta. E’ stato amore a prima vista.
Andavamo in giro assieme, ognuno con la sua moto, anche se ero lenta e impacciata, anche se mi prendeva in giro davanti ai suoi amici. Sempre con quella voglia si sminuirmi, di farmi sentire un peso.

Circa 2 anni dopo sono rimasta incinta. Non ce l’aspettavamo, non lo cercavamo un figlio ma eravamo felici di coronare il sogno dei nostri rispettivi genitori. Poi tutto è cominciato a precipitare.
Subito voleva vendere la mia moto. Ho chiesto di aspettare un po’ visto che amavo da pazzi la mia indipendenza, che non avevamo bisogno di soldi e che mi sentivo meravigliosamente bene in sella. Magari ci avrei pensato dopo, gli dicevo.
Una sera, dopo un’altra accesa discussione, mi ha spinto addosso al muro e ho sbattuto la testa da qualche parte, non ricordo bene cosa sia successo. I vicini hanno sentito e chiamato la polizia. Sono stata ricoverata. Ho abortito. Sono tornata a casa. Sono iniziati gli insulti e le botte.
A volte non trovavo le chiavi della mia moto, le nascondeva. Allora prendevo quelle di riserva e andavo a fare un giro rigenerativo cercando di capire cosa fare e come uscirne.

Quando tornavo a casa ecco altre offese, del tipo che non ero capace nemmeno di dargli un figlio, che ero sempre fuori casa e cose del genere. Poi fingeva di colpirmi e rideva. Un giorno sono andata a prendere la moto nel box e l’ho trovata tutta smontata. Non ce la facevo più.
Ho chiesto aiuto e sono stata fortunata. Ho cambiato residenza a 600 km da dove stavo, in una casa con splendide donne che mi stanno insegnando tanto. Ho cancellato profili social, cambiato mail, numero di telefono.

Da tutto ciò ho imparato molto. Per prima cosa vorrei dirvi che, anche se amate il vostro compagno, non scendete a compromessi. Non annientatevi e non fatevi annientare ma siate forti. Quello che serve è avere un’indipendenza economica. Cercate di avere vostri amici, vostre passioni, vostri spazi. Se quella persona vi ama, allora lo scambio sarà alla pari, altrimenti scappate prima che sia troppo tardi. Se vi guardate allo specchio e non vi riconoscete più, allora è il momento di fare le valigie. Non aspettate, non pensate che le cose cambieranno. Il rispetto è la base di ogni relazione.
Ho in testa molti progetti, il primo è quello di mettere da parte qualche soldo per riprendere la moto e venire a un vostro evento, ho visto sorrisi bellissimi e tanta serenità.
Io ce la sto facendo per fortuna, ho ancora sogni e voglia di vivere, molte altre no.

B.

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