fbpx

Elisa Galvagno: “Mi ritiro, non ho più soddisfazioni nel motocross”

15/11/2023
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

English Version

Elisa Galvagno è una giovane motociclista italiana di motocross. Ha iniziato a praticare questo sport all’età di sette anni, seguendo la passione di suo padre e di suo fratello. Ha vinto tre titoli italiani under 17 nel 2017, 2018 e 2019, e si è classificata seconda assoluta nel campionato italiano nel 2019 e nel 2022. Ha partecipato anche al mondiale femminile, dove ha ottenuto buoni risultati.
Magari qualcuna di voi avrà visto Elisa anche nel video de “L’allegria”, canzone scritta da Jovanotti e cantata da Gianni Morandi, girato nel ranch di Valentino Rossi. Pur avendo come sogno nel cassetto quello di diventare campionessa del mondo, Elisa qualche giorno ha annunciato il suo ritiro dal motocross.

Di certo è un’altra grave perdita per l’Italia del motocross femminile dopo l’abbandono di Giorgia Blasigh. Ho voluto fare quattro chiacchiere anche con Elisa per capire il perché di questa decisione.

“Purtroppo è così. Sembrava che il motocross femminile stesse crescendo invece dopo questi tre ritiri (Galvagno, Blasigh e van der Ven) sta un po’ calando. Quest’anno ho corso solo a Riola e ad Albettone. Non a causa di infortuni ma ero reduce da un periodo abbastanza buio della mia carriera, a dire il vero già dall’ultima gara dell’italiano dell’anno scorso. Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non ne potevo più. Non avevo più quella soddisfazione di fare gare e andare in moto per raggiungere un obiettivo. Mi verrebbe da ripetere le stesse parole che ha detto Giorgia (Blasigh) nella sua intervista.
Alla fine è così. Dai tanto ma non hai ritorno. Non solo a livello economico ma anche di rapporti con le persone. Anche io non ho ricevuto nessuna chiamata dalla Federazione, da nessuno. E’ davvero brutto. A parte qualche commento che mi ha fatto piacere leggere sotto al mio post, il nulla. Nessuno mi ha chiesto il perché di questa decisione, nemmeno gli sponsor.”

Elisa Galvagno|Elisa Galvagno

Pensi che ci sia un involuzione nel motociclismo femminile, una difficoltà maggiore nell’investire sulle donne, specialmente qui in Italia?

“L’anno scorso sembrava che i team iniziassero a guardare un po’ più in lungo anche per noi donne però  da quest’anno ho visto un peggioramento della situazione. E’ cambiato tutto nei nostri confronti.
A dirla tutta noi donne comunque non abbiamo mai avuto una grande considerazione, è bruttissimo da dire ma è così. Spero di sbagliarmi però di questo passo la situazione andrà sempre a peggiorare. Mi auguro di no, perché il motocross è uno sport bellissimo, anche al femminile.

Alla fine molte donne si limitano al campionato italiano ma sappiamo che, oltre al titolo che ti può far notare da qualche piccolo sponsor, non porta a nulla. Al mondiale è tutta un’altra cosa ed è durissima. Capisco perché Nancy si sia fermata. Il livello si è alzato tantissimo ma al di là di quello è proprio a livello economico che è dura. Se vuoi essere tra le prime del mondo lo devi fare di lavoro. Poi ci sono casi eccezionali come Larissa Papenmeier che riesce a lavorare e gareggiare tra le prime ma è una cosa rarissima.
Si torna sempre al concetto iniziale: quando dai tantissimo e vedi che non riesci ad ottenere un ritorno economico soddisfacente per poterti allenare e arrivare ad alti livelli, devi riflettere se quella sia la tua strada.”

Abbandonato il sogno del motocross, sai già cosa farai in futuro?

“Ho già le idee chiare. Sto studiando scienze della comunicazione per diventare giornalista sportiva!”

Foto gentilmente concesse da Elisa Galvagno

Complimenti! Il tuo articolo è stato aggiunto al carrello!