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Caravanserraglio: lounge & moto atelier

21/07/2023
Christina Chiofalo
Pubblicato in: ,

Milano: la città della moda, del design, della vita frenetica, degli aperitivi. Una città dove giorno per giorno vengono costruiti edifici nuovi e moderni, ma che al tempo stesso conserva quelli storici. Dietro i grandi portoni di questi palazzi antichi, per la maggior parte delle volte in favoloso legno massiccio e pesanti maniglie in ottone, si nascondono dei cortili pieni di sorprese. Tra questi, ad esempio, si trova il Caravanserraglio. Se non lo conoscevate ancora, a maggior ragione ho il piacere di condividere con voi questa scoperta!

Caravanserraglio è un lounge che si trova in zona Milano Navigli, precisamente in via Villoresi 12 all’interno di una corte. Si tratta di un vecchio capannone industriale trasformato in una location accogliente ed alternativa, dove è possibile organizzare diversi eventi. Potresti festeggiare la tua festa di compleanno, ma potrebbe benissimo essere il luogo adatto per una riunione aziendale, una presentazione, oppure addirittura trasformarsi in un set per shooting fotografici! Oltre ad essere uno spazio per eventi che si può affittare, è anche un ritrovo per bere qualcosa in compagnia oppure sedersi da soli su un divanetto e lavorare in smart working, rilassarsi con della musica oppure leggere un libro.

Entrando nel locale il primo impatto è molto “effetto WOW”; ci sono dettagli ed arredi a tema viaggio e moto, come ad esempio uno pneumatico diventato tavolino oppure un vecchio motore di un African Twin che funge da appoggio. Lo spazio non è troppo grande, ma è ben suddiviso su due piani. Sono stati creati diversi ambienti, tra cui una piccola cucina con un bancone, diverse zone salotto ed anche alcuni posti a sedere all’esterno. E poi, come perla di questo moto atelier, sul lato destro dell’entrata si nota un’enorme vetrina dietro la quale si mette in mostra una graziosa officina. Esatto, una vera officina! Ciò significa che mentre stai sorseggiando un drink, nel frattempo è possibile effettuare riparazioni alla tua moto (ovviamente su appuntamento).

Tutti i particolari che si notano guardandosi intorno: il mappamondo, le foto, le moto, i cuscini sparsi come se fossero quelli di una tenda nel deserto (che sembrano sistemati a caso ma invece è stato tutto architettato) creano un’atmosfera di avventura, e ricordano un qualcosa che ormai è sempre più conosciuta: la Dakar. Questa ovviamente non è una coincidenza, perché Lorenzo Piolini il proprietario del Caravanserraglio è anche un pilota della ormai famosa gara nel deserto. 

COME NASCE IL CARAVANSERRAGLIO?

Lorenzo, un ragazzo che non appena diventato maggiorenne decide di partire in solitaria girando il mondo con una moto. Le sue (dis)avventure oggi lo ripagano con uno splendido locale e con l’essere diventato un pilota nel mondo del fuoristrada. 

GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI IN SOLITARIA

Lorenzo: “Compiuti i diciotto anni ho iniziato a viaggiare in Europa, proseguendo poi per l’India, il Nepal, la Tailandia, e la Cambogia. Oggi ho 33 anni ed ho esplorato circa settanta paesi in moto e sempre in solitaria. Con questa Royal Enfield 350 del 1961 che vedi esposta, ho esplorato l’India ed è riuscita a fare un Passo alto 5.600 metri! Tra le mie avventure importanti posso accennarti il giro in solitaria del mondo in soli 80 giorni e la traversata delle due Americhe in un anno, dall’Argentina all’Alaska. Quasi tutto è sempre stato in fuori strada, il che ha facilitato in seguito la mia partecipazione a diverse gare internazionali.

Per anni sono sempre partito all’avventura, dormendo in tenda ed affrontando molte situazioni difficili. Le moto spesso si sono rotte, e mi sono dovuto arrangiare. Fortunatamente prima di partire lavoravo in KTM ed ho imparato ad effettuare piccole riparazioni alla moto. Spesso è stata dura, ho sofferto la fame ed ho pianto per lo sconforto. Ma nonostante tutto, capivo sempre di più che mi piaceva tantissimo ed avrei voluto continuare a farlo per il resto della mia vita. Dopo anni in cui tornavo e poi ripartivo (con il presupposto che non scappavo da niente ma volevo solo vedere di più), ho deciso di fermarmi. L’unico posto che ritenevo valido per farlo era casa mia, dove c’è mia mamma, dove parlano la mia lingua, dove mangio un piatto di pasta. E quindi l’idea è stata: ho bisogno di fermarmi, ma fare in modo che il mondo continui a passare da me. Così ho pensato di aprire un posto dove potersi ritrovare con amici e persone che hanno la stessa passione, raccontare le proprie avventure, mettere sul tavolo una mappa e fantasticare sul prossimo viaggio. (E come viaggio non intendo solamente quello in moto, il viaggio può essere effettuato in qualsiasi modo.)
Così nasce nel 2018 il CARAVANSERRAGLIO, nella speranza anche di coinvolgere sempre più persone ad avvicinarsi ed incuriosirsi per quello che riguarda le gare, il mondo delle due ruote. Per me è una grande soddisfazione quando entrano qui nel locale e le persone si sentono a casa.”

Come sei diventato un pilota della Dakar?

Lorenzo: Sono partito con un African Twin per il Sud America lo stesso anno in cui si svolgeva in loco la Dakar. Per sbaglio mi sono imbucato nella gara, trovandomi lì in mezzo nel contesto ed a quel punto fingendomi un partecipante. Sono arrivato fino al traguardo. È stata un’esperienza assurda! Quel giorno stesso mi sono dato l’obbiettivo di riuscire a partecipare di nuovo, ma in modo ufficiale. E così nel 2021 ho incoronato il mio sogno, diventando un pilota e partecipando alla Dakar con il supporto del team KTM. È stata dura, ma il bello della Dakar è che non hai nemici, non siamo avversari. Non è una gara uno contro l’altro, ma siamo tutti uniti contro il cronometro e basta. La Dakar è uno stile di vita. Sai quanta gente ha perso il mondiale per fermarsi ad aiutare qualcuno?! Quando partecipi la prima regola è: nel deserto non si lascia indietro nessuno. Tra l’altro partecipano sempre di più anche le donne, nel fuoristrada in generale, e sono bravissime. Alcune di loro le conosco molto bene, Laia Sanz e Sara Garcia ad esempio.

“DOVENDOMI FERMARE IO, VOGLIO FAR SI CHE IL MONDO CONTINUI A PASSARE DA ME”

È stato davvero bello farmi trasportare tramite i suoi ricordi nelle sue avventure, ed ho capito che il Caravanserraglio è un posto VERO. Ogni oggetto esposto non è un arredamento qualsiasi a tema moto, ma è un pezzo originale che testimonia una vera storia. Bisogna davvero venire a vederlo! Tra l’altro è facilissimo da raggiungere anche con i mezzi pubblici. Da Milano Porta Genova sono solo tre fermate di autobus, e la fermata è proprio davanti l’entrata.

P.S.: Non essendo comunque un normale bar/ristorante, per prendere una consumazione al bancone e partecipare ad alcuni eventi che il Caravanserraglio organizza, è necessario iscriversi al loro Club e così ricevere una tessera annuale (che praticamente ha il costo di un drink).

Seguite Lorenzo e Caravanserraglio

ph. credits Christina Chiofalo

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