Quel segnale di STOP, perché non l’hai visto?

Questo cartello stradale ha un significato molto preciso: ogni volta che lo si vede bisogna fermarsi e solo successivamente ripartire quando uno è sicuro che la strada sia libera.

Anche in mezzo al nulla e la strada deserta, il significato non cambia, se lo vedi ti devi fermare, punto.

Ti chiederai “perché?” se tanto non vedi nessuno? Perché dall’attimo in cui hai guardato in lontananza se arriva qualcuno all’attimo in cui hai oltrepassato quella riga bianca, può arrivare uno come me su due ruote, avanzando regolarmente e rispettando il CDS. Che può anche vederti ma penserà che lì su quella strada c’è lo stop.
Per prudenza rallenterà ugualmente e si sposterà verso l’altra corsia per lasciarti un po’ di spazio di errore nel caso non riuscissi a fermarti entro i limiti della famosa riga bianca, ma non sarà sufficiente. Poiché tu, distratto da chissà cosa, decidi che quel cartello oggi non vale e invece di fermarti e controllare bene che non arrivi nessuno, procedi beato sulla tua strada e io che stavo arrivando dalla tua sinistra finisco sul tuo cofano e poi a terra.

E dopo? E dopo momenti di panico totale perché non capisco niente se non il fatto che sono sull’asfalto e ho tanto male al piede destro, non riesco a controllare le mani che tremano in continuazione, e il cuore batte a mille. E poi ambulanza, ospedale, attesa che sembra infinita per i risultati dei raggi per capire l’eventuale danno non visibile. Certo alla fine dopo tutto, come mi hanno detto tutti al Pronto Soccorso, mi è andata bene perché avevo l’abbigliamento tecnico e l’airbag…sono qui a raccontarla.

Ma sapete una cosa, questo non mi dà molto sollievo perché oltre al disagio fisico di un piede fuori commissione per almeno due settimane, pastiglie e punture, ogni volta che chiudo gli occhi mi rivedo su quel cofano. E per cosa? Perché qualcuno ha deciso di ignorare questo cartello così semplice e chiaro.

Quindi vi prego, quando siete in giro anche se avete fretta, non ignorate questo cartello, il prossimo potrebbe non essere così “fortunato” come me e rischiereste di distruggere due vite, la sua e la vostra.

Ana-Maria

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