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Midori Moriwaki: “Quando guido il team, il rispetto è il valore fondamentale”

06/02/2024
Lisa Di Blas
Pubblicato in: ,

Ciao Midori, grazie mille per essere qui oggi a parlare della tua esperienza con la nostra community! Permettimi di presentarti prima: Midori Moriwaki è il Team Principal del Petronas MIE Racing Honda Team e oggi condividerà con MissBiker il percorso che l’ha portata ad avere una fantastica carriera.

Iniziamo con la prima domanda: potresti raccontarci come sei entrata nel motorsport e spiegare perché hai scelto di iniziare una carriera in questo mondo. Che ruolo ha avuto il tuo background familiare nelle tue decisioni? 

La mia famiglia ha una lunga storia sia nelle corse di moto sia automobilistiche, che si estende su tre generazioni. Mio nonno, Pops Yoshimura, è una figura molto nota nella comunità del motorsport, avendo fondato la Yoshimura. Attualmente, mio zio ricopre il ruolo di presidente della Yoshimura, portando avanti il progetto famigliare. Inoltre, mio padre, Mamoru Moriwaki, è stato pilota di corse in moto e auto per la Yoshimura.

Poi, quando i miei genitori si sposarono, fondarono l’azienda Moriwaki. Faccio parte della terza generazione e possiamo dire che la famiglia Yoshimura-Moriwaki è nel motorsport da oltre 70 anni.

Crescere in questa famiglia così legata al motorsport è stato davvero unico. Entrambe le famiglie Yoshimura e Moriwaki hanno un background ingegneristico. Da bambina, ho visto ingegneri Yoshimura e Moriwaki collaborare e competere nelle piste. Anche nella nostra città natale di Suzuka, anche quando non c’erano gare, comunque tutti lavoravano nelle officine Moriwaki. Quindi, la colonna sonora della mia infanzia è sempre stata il suono dei motori. Ciò che per altri era soltanto qualcosa di rumoroso, per me era musica… ed era come essere circondata da tanti giocattoli.

Ho due sorelle più grandi e un fratello più giovane, ma sono sempre stata un po’ un maschiaccio. Volevo imparare tutto ed essere coinvolta nel mondo delle corse e andare in pista con mio padre, che è sempre stato un appassionato degli aspetti tecnici e del set-up del motore.
Da bambina, forse quando avevo cinque o sei anni, mio padre mi portava a osservare le diverse curve del circuito di Suzuka e mi chiedeva di spiegargli come mai, secondo me, una moto avesse una determinata velocità in un punto. Queste esperienze risvegliarono il mio interesse per l’ingegneria e così, mentre le mie sorelle scelsero scuole superiori convenzionali, io optai per una scuola superiore tecnica di ingegneria per approfondire la materia che mi piaceva di più. Dopo la scuola superiore, feci varie esperienze internazionali, lavorando con team Suzuki in Australia e America. Questo percorso mi ha permesso di esplorare ulteriormente la mia passione per l’ingegneria. Costruivo motori, tubi di scarico e fornivo assistenza tecnica per Moriwaki, assumendo vari ruoli all’interno dell’azienda. Alla fine degli anni ’90, partecipai alla Bol d’Or 24 Hours Race e alla Le Mans 24 Hours Race come servizio tecnico per la Moriwaki Engineering. In quel periodo, aiutai e diedi supporto a molti team.

Quando ero negli Stati Uniti, ebbi l’opportunità di lavorare con molti team di corse americani, con AMA e produttori. Ho lavorato anche in Australia, nelle gare di Superbike australiane. Al mio ritorno, mi sono unita all’azienda dei miei genitori, dedicando ormai 21 anni alla Moriwaki.

Nel mio ruolo, ho guidato i team Moriwaki in MotoGP, supervisionando la creazione di moto intere con motori Honda RCV 211 V per la MotoGP. Ho gestito anche progetti in Moto2 e la Moriwaki Junior Cup, con una moto a quattro tempi da 250. Poi ho gestito per dieci anni la Moriwaki Cup in 12 paesi diversi, fornendo supporto a giovani aspiranti piloti. È stata un’esperienza intensa, ma immensamente gratificante!

Fantastico… sembra che tu abbia vissuto varie vite con tutte queste esperienze straordinarie! Il tuo percorso non è solo fonte di ispirazione per le donne e le ragazze della nostra community che aspirano a intraprendere carriere nell’ingegneria e nei motorsport, ma rappresenta anche un eccellente esempio dei risultati che si possono raggiungere. Ora, parliamo di una gara in particolare, la Suzuka 8 Hours. Potresti raccontarci come ti prepari per queste gare? Ci sono strategie specifiche che usi all’inizio di un campionato o di una gara?

Suzuka è una gara unica. Fa parte dell’EWC (Endurance World Championship), che include gare come la 24 ore di Le Mans e la 24 ore di Spa. Anche se più breve rispetto a alcune gare dell’EWC, la Suzuka 8 Hours è speciale perché attira moto e piloti eccezionali.

Con Moriwaki Racing, il mio approccio per questa gara è sempre stato fissare il mio obiettivo, allineandolo all’obiettivo generale di Moriwaki Racing. Attualmente, mentre guido i team World Superbike e Supersport, ogni progetto ha il suo obiettivo specifico. Per la gara delle 8 ore, il nostro obiettivo principale è costruire una moto di serie. Anche se può sembrare semplice, realizzarlo è impegnativo, specialmente considerando tutte le incertezze e le variabili.

Immediatamente dopo la gara la domenica ci riuniamo e facciamo un debriefing il lunedì. Analizziamo cosa è andato storto e pianifichiamo già la strategia per l’anno successivo. Entro il giorno successivo, ho già deciso l’obiettivo per l’anno successivo. Se ci sono lacune ingegneristiche, individuiamo le parti che hanno bisogno di miglioramenti, sia componenti del motore che parti del telaio. Dopo la gara, che di solito si tiene alla fine di luglio, iniziamo la pianificazione e i test ad agosto, e continuiamo durante i mesi invernali. Entro dicembre, ci prepariamo per l’anno successivo, assegnando le responsabilità al team.

Durante le nostre riunioni, sottolineo l’importanza di una comunicazione trasparente all’interno del team. Comprendere il carattere e lo stile di comunicazione di ciascun membro del team è cruciale. Alcuni possono esprimersi facilmente, mentre altri possono essere più riservati. Nel mio ruolo di leader, il mio compito è colmare queste lacune e favorire un buon lavoro di squadra, cercando di capire cosa vogliono dire. La comunicazione è fondamentale per far sì che tutti lavorino sulla stessa lunghezza d’onda e per raggiungere un obiettivo comune.

Midori Moriwaki

Questa è una sfida piuttosto impegnativa. Anche se sembra facile quando lo spieghi tu, la realtà è molto più complessa. Non è un processo facile. E parlando di comunicazione e psicologia, diventa ancora più evidente, considerando che ogni persona ha una propria personalità unica e stabilire l’armonia all’interno di un team è cruciale.
Ora, per quanto riguarda un team interamente femminile, come si costruisce e come lo gestisci?

Nel 2014 e nel 2015, quando creai un team di endurance di quattro ore, il mio approccio fu sempre lo stesso, indipendentemente dal genere. Costruire un team implica considerare vari fattori e io cerco di mantenere sempre la stessa struttura, ma è un dato di fatto che le donne vivono situazioni diverse. Giusto un esempio banale, non possiamo cambiarci i vestiti di fronte a un gruppo di uomini… Quindi è cruciale riconoscere le differenze e le difficoltà per le donne. Purtroppo, sappiamo tutti che la discriminazione esiste ancora e le pilote donne, in particolare, sono molto sensibili a queste criticità.
Quando ingaggio donne nel mio team, mi prendo il tempo per lunghe conversazioni per conoscere i loro background, le motivazioni per le quali si uniscono al team e come posso aiutarle. Stabilire una sinergia è cruciale, date le difficoltà che le pilote affrontano in pista.

Non si tratta solo di correre; si tratta di far loro sentire un senso di solidarietà: è importante che sentano di non essere sole.

Quando sei in pista, puoi sentirti sola, ma tornando al box sai che c’è Midori o il team per darti protezione. Questo le fa sentire più forti. Ad esempio, quando fanno un giro a Suzuka, i settori ovest ed est hanno strutture diverse e la messa a punto della moto è molto delicata. Quindi, quando tornano da un giro, magari dopo aver affrontato una curva difficile che tende a destabilizzare di più le donne e causare più affaticamento delle braccia rispetto agli uomini a causa delle differenze fisiche, ne parliamo con il capo meccanico. Discutiamo su come gestire queste sfide, poiché gli aspetti fisici variano tra donne e uomini. L’attenzione principale è sul controllo della situazione per evitare una perdita di fiducia come pilota.
Quando guido il team di corse, il rispetto è il valore fondamentale. Le pilote stanno affrontando difficoltà immense, quindi cerco di guidarle per individuare le aree in cui il loro talento eccelle, e sottolineando gli aspetti che si possono migliorare. Al giro successivo, fornisco indicazioni specifiche, non dico solo “Fai così”, ma pianifico con loro le strategie per migliorare. È importante sottolineare che questa comunicazione si estende non solo ai piloti o alle pilote; comunico con l’intero team. L’obiettivo collettivo è proteggere le pilote e i piloti, ed è per questo che questo approccio strategico è importante. 

Sì, è sicuramente un compito impegnativo e ha una grande importanza. Come ultimo punto vorremmo approfondire con te il tema delle donne nei motorsport. Hai fatto parte della Commissione FIM Women in Motorcycling, cosa pensi che si possa fare per incoraggiare più donne a partecipare ai motorsport come atlete e professioniste come te? Inoltre, come può l’industria supportare meglio la diversità e l’inclusione?

In passato ho fatto parte della Commissione FIM per le donne e attualmente faccio parte della Commissione FIM CCR (Circuit Racing), ma continuo a lavorare insieme alla Commissione per le donne. Ora, per rispondere alla tua eccellente domanda, negli ultimi due o tre anni ho ricevuto numerose chiamate da persone, sia uomini che donne, che vogliono lavorare nel motorsport. Spesso esprimono le loro difficoltà e chiedono come possono ottenere successi simili ai miei. Il mio messaggio è semplice e vale per tutti, non solo le donne: se credi in te stessa, puoi farcela. Nonostante questo settore non sia facile da conquistare, avere passione e amore nel cuore ti rende forte. Hai già deciso di entrare in questo mondo impegnativo e quella decisione di per sé significa che puoi realizzarla. Nella vita affronterai ostacoli, difficoltà e critiche, ma il tuo cuore forte ti guiderà. Se hai voglia di mollare, a volte va bene prendersi una pausa. Rilassati, goditi una tazza di caffè o tè, prendi il sole, assapora un buon cibo e trascorri del tempo con la famiglia. Quando ti senti rigenerato, torna e affronta nuovamente le sfide. Una volta presa la decisione, puoi plasmare il tuo destino.  

Le persone come te sono un’ispirazione, perché guardando i tuoi risultati si può pensare “qualcun altro l’ha già fatto, e posso farlo anche io”! Midori, grazie per il tuo tempo e per quello che hai condiviso con noi. Il tuo messaggio positivo e le tue esperienze saranno sicuramente d’aiuto per la nostra community! Ti auguriamo il meglio per il nuovo anno e per la prossima stagione. Seguiremo da vicino i risultati del tuo team.  

Grazie mille, Lisa. È stato un piacere conoscerti. Ciao!

ph. cortesemente concesse da Petronas MIE Racing Honda Team

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