In questo autunnale appuntamento con le nostre interviste, vi voglio presentare una donna spettacolare che vive il mondo motociclistico a 360°. Una Missbiker che alcune di voi avranno avuto già occasione di incontrare in uno dei corsi di guida che lei tiene per AdventureSchool, giovanissima pistaiola D.O.C. e, all’occorrenza, bellissima “ombrellina”: ecco a voi Greta Marina Fontana.
Io ho iniziato con le moto a 18 anni, dopo una brutta esperienza scolastica dovuta ad atti di bullismo, grazie ad uno zio che mi ha avvicinata a questo mondo. Da lì è nata la passione.. ho cominciato a fare qualche lavoretto per mettere via i soldi necessari ad acquistare la moto perché i miei genitori erano contrari a questa mia decisione. Sono partita con un CBR 125 e già dopo 6 mesi non era più abbastanza per me, quindi sono passata ad un’Aprilia RS 125: con questa moto ho imparato in strada più che altro, da sola, piano piano. In seguito sono riuscita ad acquistare una Yamaha R6 che per strada non potevo guidare perciò la portavo in pista. Mi sono divertita molto in pista a Cremona, sono andata bene e da lì è partita l’avventura che mi ha portata a correre nel campionato Civ l’anno scorso.
Adesso che moto guidi?
Adesso ho la mia R6 personale che uso per strada, mentre invece per i corsi che tengo con Stefano Sacchini di Adventure School ho guidato per un periodo la nuova Ducati Multistrada. Ogni tanto salgo in sella anche ad altre moto, come per esemprio la Honda Africa Twin o la BMW XR.
La mia R6!!! (e sorride tantissimo, ndr) Sono molto affezionata, anche se pure l’RS Aprilia mi ha dato tante soddisfazioni.
Penso di essere la ragazza più fortunata del mondo! E anche più invidiata probabilmente.. perchè è il lavoro della mia vita. Faccio quello che amo, sto con le persone e io adoro stare con la gente. Ho comunque la possibilità di girare, di provare moto nuove.. ma soprattutto è una soddisfazione vedere che spieghi, insegni quello che sai, e vedi dei riscontri in pochissimo tempo insieme ai sorrisi delle persone a cui insegni.
In realtà si: è molto più difficile con le donne. Diciamo che l’uomo inizialmente si fa più riguardi, forse non crede molto nelle mie potenzialità perché si sente uomo e quindi più forte di me, è più difficile fare breccia. Poi però, una volta salita in moto, capisce che sono in grado di insegnare anche se sono donna. Con le donne invece è più difficile perché la donna magari preferisce che sia un uomo ad insegnare, ho sempre paura che si possano mettere in competizione, la sento un po’ come una piccola mancanza i fiducia perché sono donna.. però secondo me poi basta un sorriso… All’inizio del corso in ogni caso è difficile un po’ con tutti, poi, ripeto, basta un sorriso, basta far vedere che si è capaci e si conquistano un po’ tutti, sia uomini che donne.
Ha i suoi pro e i suoi contro. E’ facile essere più carina perché magari ti notano prima, quindi hai più visibilità. Però tanti dicono “E’ solo bella e basta” e quindi devi usare il cervello 24 ore su 24 per far capire che non è solo bellezza ma è anche capacità.
Si lo faccio per gioco.. in realtà accetto di fare l’”ombrellina” anche per stare comunque nell’ambiente perché questo mondo per me è una droga e stare distanti dalla pista, dal paddock, dal mondo delle corse per me è difficile. Qui rivedo degli amici, si respira l’aria delle corse, mi diverto, conosco gente nuova e và bene così.
Sicuramente migliorare come istruttrice e quindi continuare a fare questo lavoro perché ripeto, è la mia passione: ho l’immensa fortuna di poterlo fare grazie a Stefano e ci tengo molto. Mi sto davvero rimboccando le maniche per riuscirci. Mi piacerebbe provare a ritornare in pista però ha il suo costo che è molto alto e quasi inaccessibile per me. Quest’anno per esempio ho fatto solo un’uscita perché, un po’ per il tempo un po’ per le possibilità economiche, non sono riuscita a far di più. Mi concentro sul mio lavoro di istruttrice che è quello che mi dà più soddisfazione al momento.
Io non l’avrei mai pensato, prima di conoscere Stefano, di aver bisogno di un corso. Perché ovviamente ognuno si sente magari in gamba vedendo dei risultati.. però sia per imparare che per migliorare secondo me è essenziale il corso, anche se si va già forte e si hanno delle grandi capacità!
Ilaria Castaldello
MissBiker