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Alicia Sornosa e il Guinness dei primati AC50

31/07/2023
Alicia Sornosa
Pubblicato in: ,

Acerbis, per celebrare il suo 50° anniversario, ha fatto ciò che sa fare meglio: produrre serbatoi per il carburante. E in questa occasione ha creato un serbatoio da 109 litri per ottenere il Guinness World Record “per la distanza più lunga percorsa in moto senza fare rifornimento”.

Un Guinness Record che ha avuto un lieto fine e che è stato preparato per più di due anni. Gli ingegneri, i tecnici e i meccanici di Acerbis hanno fatto di tutto per riuscire nell’impresa con il loro prototipo, la #AC50. 

Questa moto è configurata sulla base di una Honda Monkey 125 CC, con una capacità di serbatoio di 109 litri. Anche altre aziende, tra le quali Garmin SKB e la compagnia petrolifera spagnola Repsol, hanno collaborato a questa avventura.

E per guidare questa moto speciale Acerbis ha chiamato tre piloti: gli italiani Mauricio Vettor, giornalista e influencer, il pilota Andrea Rastrelli e me, unica spagnola tra i 14 italiani che formavano il team (ingegneri, meccanici, ecc.).

Il Guinness consisteva nel percorrere con l’#AC50 i 4.183,8 km tra Albino (Milano) e Capo Nord (Norvegia), il punto più lontano del continente europeo, senza fare rifornimento.

Per questa sfida non abbiamo usato benzina convenzionale, il nostro carburante fornito da Repsol era biocarburante creato da rifiuti organici vegetali, come l’olio d’oliva usato. Un carburante che assorbe CO2 durante la sua produzione e che viene già utilizzato nella Formula 4. 

Ma non è finita: quando siamo arrivati a Capo Nord il serbatoio dell’AC50 aveva ancora qualche litro di carburante, con il quale abbiamo percorso altri mille chilometri. Un totale di 5.412 km dalla nostra partenza ad Albino.

Verso nord

Anche se la velocità media non superava i 70 km/h, la bassa velocità, il vento, la concentrazione e soprattutto le otto ore in macchina sono state dure. 

Sulla strada ci sono stati momenti problematici e pericoli, come sulle autostrade tedesche, dove gli enormi camion con rimorchio ci sorpassavano. Il percorso autostradale è stato scelto rispetto alle strade secondarie, in quanto era più facile mantenere una velocità costante per consumare meno carburante possibile.

“Partecipare a questo speciale anniversario del Guinness World Record Acerbis è stata un’avventura. La cosa più complicata durante il viaggio è stata mantenere una velocità costante, facendo un uso molto razionale del gas per mantenere il consumo medio. Sono state giornate estenuanti, in cui ognuno di noi ha guidato per quattro ore al giorno, anche se la cosa peggiore non è stata stare in sella sulla AC50, bensì il momento di cambiare pilota e passare all’auto di supporto” ho spiegato alla stampa al mio arrivo.

La dinamica di un record da Guinness

Per certificare che per tutto il percorso l’#AC50 è stata sull’asfalto a lavorare, i giudici hanno monitorato lo sviluppo dell’avventura in ogni momento: “La meccanica del controllo del Guinness è molto scrupolosa: ogni 15 minuti venivano registrati dei video della moto sulla strada, passando davanti a un cartello e concludendo il video con le immagini del navigatore, per controllare che la moto stesse effettivamente su strada e non fosse e stataa caricata su un rimorchio o camion per evitare di fare chilometri”.

La cosa migliore è stato il tempo atmosferico, nonostante stessimo viaggiando in una zona in cui la pioggia è comune: siamo stati fortunati e il sole ci ha accompagnato ogni giorno fino a Capo Nord, dove, come previsto dal clima mutevole di queste latitudini, il vento e la pioggia hanno fatto la loro comparsa. 

Il primo tentativo di raggiungere il famoso Globo di ferro, situato a Capo Nord, non è andato a buon fine: “Abbiamo dovuto desistere durante il primo tentativo, perché il vento a 90 km/h e forza 10 ha reso l’impresa molto difficile, è stata una delle volte in cui ho faticato di più contro il vento in moto. Negli ultimi 35 chilometri la moto era quasi priva di peso, perché il biocarburante rimasto nel serbatoio era pochissimo, circa 10 litri”.

“C’è stato un momento in cui anche in seconda marcia la moto non si muoveva, la squadra ha temuto per la mia sicurezza. Sono riuscita a entrare nell’ultimo tunnel per miracolo e a quel punto si è deciso di interrompere il percorso. Anche il giudice ha accettato di fermare la prova. Siamo andati in albergo a dormire e il giorno dopo siamo tornati in quel punto esatto misurato dal GPS e siamo ripartiti verso il famoso globo di Capo Nord. Il secondo tentativo è stato quello buono.

“La Guinness World Record ci ha permesso di riprendere da dove ci eravamo fermati alle 5 del giorno successivo, abbiamo fatto i 35 chilometri con meno vento e siamo arrivati al Globo di Capo Nord. Ero super emozionata e non potevo fare a meno di piangere”.

 1000 chilometri in più

I 4.183,8 chilometri percorsi tra la sede Acerbis di Albino (Italia) e Capo Nord (Norvegia) hanno battuto di circa 1.000 chilometri il precedente record di distanza percorsa con un solo serbatoio.

Ma non è finita qui, avevamo ancora circa 10 litri di biocarburante Repsol con cui siamo riusciti a portare l’#AC50 fino al centro della Svezia, segnando 5.412 km sul contachilometri.

“Il viaggio è stato iniziato dal pilota Andrea Rastrelli e terminato da Maurizio Vettor, che ha esaurito il carburante al chilometro 5.412. Una bella impresa per una moto. È molto di più con un solo serbatoio rispetto alla distanza tra, ad esempio, Madrid e Mosca”.

“La benzina è stata fornita da Repsol. Si tratta di un biocarburante ricavato da rifiuti vegetali, come l’olio da cucina usato. Una delle sue caratteristiche principali è che assorbe CO₂ in fase di produzione. È un carburante che viene già utilizzato in Formula 4 e il viaggio è stato anche un ottimo banco di prova per questi carburanti verdi da sostituire a quelli attuali”.

“È un’impresa che mi permette di dire che, oltre a essere la prima spagnola a circumnavigare il mondo in solitaria, faccio parte di un Guinness World Record. Mi sento molto orgogliosa!

Volete vedere la pietra che abbiamo lasciato dove abbiamo consumato l’ultima goccia di biocombustibile? Ecco le coordinate:

https://www.google.com/maps?q=64.725590,16.708212&entry=gps&g_ep=CAESCTExLjgzLjMwMRgAINeCAyoINDcwNjg2MDlCAklU&shorturl=1

Un ringraziamento ad Acerbis e a tutto il team che due anni fa sognava di realizzare questa impresa e che, dopo il duro lavoro di tecnici, meccanici e ingegneri, è riuscito a realizzarla.

Alicia Sornosa

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