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Storie di Moto: Benelli e MV Agusta

12/05/2023
Marcella Colombari
Pubblicato in: ,

Buongiorno miss! Oggi continuiamo con un po’ di storia. Sono andata a cercare delle curiosità sulle varie case motociclistiche (qui ho parlato delle giapponesi) e oggi mi concentro sulle nostre amate italiane. C’è molto da raccontare, quindi una sola puntata non basterà, ma pian piano vedremo tutte le più famose. Oggi ne ho scelte due che mi hanno affascinata per le loro storie. Non vi preoccupate però se non vedete la vostra scuderia del cuore, nei prossimi articoli pian piano parlerò di tutte quante!

SI COMINCIA! LA CASA ITALIANA PIU’ ANTICA E’…

Non molti sanno la risposta a questa domanda. Ammetto che io per prima sono rimasta sorpresa, scoprendo che nessuno degli attuali marchi racing è il più antico in Italia. Sì perché il primato va alla… Benelli!

La società pesarese (oggi di proprietà di un gruppo cinese) è stata fondata nel 1911 da Teresa Boni Benelli, vedova e madre di ben sei figli che avevano dimostrato propensione più per la meccanica, che per l’agricoltura (che era l’attività di famiglia).

Teresa voleva dare un futuro a tutti loro, e vendette buona parte dei terreni per aprire un’officina meccanica.
Quella che oggi può sembrare una scelta come un’altra, all’epoca è stato un azzardo tutto meno che scontato, dato l’esiguo numero di veicoli a motore in circolazione, soprattutto a Pesaro!

Solo dalla guerra in poi il lavoro crebbe e nel 1921 fu presentata la prima motocicletta Benelli.

La numerosa famiglia pesarese si rivelò un successo di team work. Giuseppe Benelli si laurea in Svizzera in ingegneria, presentando come tesi il progetto di un motore 175 quattro tempi che fu in seguito sviluppato diventando il cavallo di battaglia dell’azienda.

Anche Giovanni era ingegnere meccanico e darà un contributo essenziale, rilevando anche l’azienda alla morte di Giuseppe. E’ anche fondatore della Benelli Armi, dato che era appassionato di caccia.

Filippo è stato il responsabile amministrativo e finanziario, che ha fatto crescere l’azienda con idee geniali, come il recupero di un gran numero di motociclette abbandonate dai belligeranti nel primo dopoguerra, riconvertite dalla Benelli a uso civile.

Domenico è stato il responsabile della gestione sportiva. Francesco ha collaborato con l’azienda creando la prima rete commerciale ad Ancona.

In famiglia non poteva mancare anche un fratello pilota: si tratta di Antonio detto Tonino, quattro volte campione d’Italia con la Benelli. Sfortunatamente Tonino è morto a soli 35 anni per un incidente stradale… proprio così, dopo tutti i rischi corsi correndo, è stato un incidente su strada a portarlo via.

Nel secondo dopoguerra la società cambia numerose gestioni e gradualmente cessa di essere un affare di famiglia, anche se questo non toglie il sapore romantico che ci è rimasto in bocca.

L’attività agonistica della casa tra le due guerre e subito dopo è piuttosto fervente, figurando anche una vittoria al Tourist TrophyL’ultima vittoria di una moto Benelli risale al 1969 con Renzo “il Paso” Pasolini alla guida.

Tra i piloti storici della casa figura anche nientedimeno che Mike “The Bike” Hailwood, uno dei piloti più celebri e vittoriosi di sempre, che in una gara arrivò al secondo posto con una moto Benelli, dietro solo a Giacomo Agostini, suo eterno rivale.

La moto più celebre è la Leoncino, che ha fruttato tante vittorie nel passato e che oggi torna a rivivere grazie alla recente riedizione che la vede di nuovo sui listini.

Le sportive Benelli sono la Tornado di inizio millennio e la bellissima naked TNT. C’è anche un’endurona: la TRK 502 per chi vuole dedicarsi all’on/off road.

Insomma, una casa storica ma tuttora viva nonostante alti e bassi!
Benelli Leoncino

QUESTA E’ FACILE: LA CASA ITALIANA PIU’ VINCENTE DI SEMPRE E’…

Dai, abbastanza ovvio no? Diciamo che restringendo le probabilità, rimarrà un 50 e 50 tra “quelle due case là”, quella rossa e quella nera… giusto?Sbagliato! La casa italiana (anzi, addirittura europea) più vincente di tutti i tempi è la MV Agusta.

Noi non possiamo per forza di cose ricordare i tempi d’oro della casa di Varese (e per fortuna, se no saremmo anziane, ben che vada), ma tra il 1952 e il 1974 la MV ha collezionato nel motomondiale qualcosa come 38 titoli piloti e 37 titoli costruttori!

Moto incredibili e piloti incredibili… ma facciamo un passo indietro e torniamo per un attimo a capire come è nata l’azienda.

In origine il conte Giovanni Agusta fondò la Costruzioni Aeronautiche Giovanni Augusta nel 1919, che si occupava della manutenzione e riparazione di aerei militari. Fu il figlio Domenico, appassionato di veicoli terrestri, a chiedere un motore per impiego motociclistico e non solo.

Sfortunatamente la seconda guerra mondiale ne rallentò lo sviluppo, dato che nel ’43 la fabbrica fu occupata dai tedeschi e costretta a limitarsi a produzioni militari.
Nel 1945 nacque la MV Agusta che conosciamo, con una prima moto con motore 98cc inizialmente presentata come… Vespa 98. Proprio così!

Naturalmente quel nome non era disponibile in quanto era stato depositato da… no, un attimo, come sarebbe non dalla Piaggio?
A quanto pare – ho scoperto – i primi ad avere l’idea sono stati i fratelli Balsamo con il loro modello Miller Vespa del 1934 (non chiedete).
Successivamente, i fratelli cedettero la denominazione ”Vespa” alla Piaggio ed ecco che questa storia comincia finalmente ad avere senso, anche se mi è appena crollata una delle certezze della vita.

Comunque, abbiamo scoperto che pure la MV aveva provato a costruire una Vespa! Pazzesco.

L’esordio nelle competizioni avvenne nel 1948 e il primo trionfo sia al Tourist Trophy che nel mondiale risale al 1952.

Da lì in poi la striscia di vittorie MV Agusta fu semplicemente pazzesca, ancor più se contiamo che ha dominato in tutte le classi, vincendo contemporaneamente i titoli 125, 250, 350 e 500 per tre anni di fila nel 1958-59-60! Dopodiché, dal ’58 al ’74, la casa di Varese conquistò consecutivamente ogni singolo titolo piloti in 500.

Risultati fuori dal mondo, che però non a caso dietro hanno due nomi clamorosi: Mike “The Bike” Hailwood (che già abbiamo visto in Benelli) e nientedimeno che Giacomo “Ago” Agostini, il pilota in assoluto più titolato nella storia del motomondiale con 15 campionati mondiali vinti (e 18 titoli italiani di cui uno nelle gare in salita, quando non aveva niente da fare e si annoiava).

La loro è stata La Rivalità per eccellenza, prima in squadre diverse e poi come compagni di scuderia.

E contestualizziamo: quanto coraggio ci voleva all’epoca per correre con quelle moto? Vi rispondo con gli estratti di un’intervista ad Agostini:

«Penso spesso al Tourist Trophy, quando ho lottato con Mike Hailwood, nel 67. Il Tourist Trophy era una gara durissima, toglievi i guanti e ti uscivano i pezzi di carne dalla mani, era bestiale. […] Avevamo le tute nere con le spalle bianche perché tutti e due sfioravamo i muretti bianchi delle case a 250 kmh» [1]

Ad oggi, l’impegno sportivo della casa ricopre solo il mondiale Supersport con la F3 800, dopo aver partecipato brevemente in Moto 2 e nel mondiale Superbike.

Aggiungo un’altra info meno nota: MV Agusta in passato si occupava anche di gare offroad.

Dopo un periodo buio, il marchio è stato rilevato dalla famiglia Castiglioni che ne ha contribuito alla rinascita, trasformandolo in un gruppo che comprendeva peraltro i marchi Cagiva (il nome deriva da CAstiglioni GIovanni VArese e dal 2008 è di proprietà di Harley-Davidson) e Husqvarna (dal 2007 di proprietà di BMW).

E ora veniamo alle moto più iconiche. Che sono semplicemente bellissime. Al di là della mia personale opinione, le moto MV hanno vinto un sacco di premi per la loro bellezza, con linee mozzafiato tra le più belle al mondo. Conosciamo tutte la supernaked Brutale, e le sorelle sportive F4 ed F3. Moto che stanno resistendo benissimo alla prova del tempo (la prima F4 è ancora splendida) e fanno scuola di bellezza in tutto il pianeta.

CHI CAVALCA UNA DI QUESTE MOTO?

Mentre vi saluto, sperando che l’articolo vi sia piaciuto, vi chiedo: qualcuna tra voi guida una Benelli o una MV Agusta? Postate la foto di voi con le vostre belve nella community di MissBiker!
Alla prossima miss!

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