Ragazze, è da un bel po’ di tempo che ho in mente di scrivere un articolo a riguardo.
Voglio farlo per due motivi che ritengo importanti: il primo è che tutte le ragazze hanno la capacità, tanto quanto i ragazzi, di capire e scegliere quali sono gli pneumatici più adatti all’uso che intendono fare con la loro moto e, secondo, a cui tengo forse ancora di più, è di cercare di sdoganare il preconcetto, ancora tanto, troppo, presente, che una donna le cose tecniche non le sa, non le capisce e, se cerca di dare informazioni maturate con l’esperienza e le prove, non viene presa sul serio.
Sì, mi è successo molte volte nell’ambito delle due ruote. Devo imparare ancora un sacco di cose, sono ben lontana dal dire di aver raggiunto una certa esperienza ma, per forza di cose, tra qualche anno in moto, lavoro, corsi, consigli, non sempre tutto questo elenco in versione positiva, ho formato una base che, seppur piccola, mi può differenziare da chi, magari, le esperienze in moto e lavorative, i corsi e i consigli, non li ha ancora fatti propri.
Più volte mi sono trovata, per entusiasmo e voglia di condivisione, a dare consigli a qualche ragazzo che, a parte non ascoltare l’esperienza femminile, non mi prendeva in considerazione. Zero. A volte, purtroppo, è successo anche che oltre a non venire presa in considerazione, venivo anche messa in ridicolo perché si pensava che la sottoscritta parlasse per “sentito dire” o luoghi comuni di vario genere. Come si può provare a cambiare tutto ciò? Si fa una cosa molto basilare, ma non altrettanto semplice: si studia. Si studia, ci si informa, si legge, si cerca autonomamente. Passo successivo? Imparare a non dare consigli agli sconosciuti e pesare bene chi si ha davanti quando ci si trova a condividere la propria esperienza.
Nota necessaria: tutto questo non significa che non si possa sbagliare, anzi. Gli sbagli capiteranno, forse numerosi; capiterà di sbagliare un treno di gomme, capiterà di spendere soldi inutilmente, capiterà di voler cambiare gomme a metà stagione. Farà parte del percorso di crescita, ma saranno crescita ed esperienza vostre. Questa premessa la trovo d’obbligo per farvi capire che per gli pneumatici, come per tante altre componenti tecniche della vostra moto, potete imparare e decidere anche voi. Come? Intanto cominciamo a fare un po’ di chiarezza indicando quali sono i punti fondamentali per la scelta e la gestione dei vostri pneumatici.
Pneumatici = parte fondamentale
Gli pneumatici sono la parte più importante che avete sulla vostra moto. Di qualunque moto si tratti, di qualunque cilindrata, versione o anno. È molto importante la manutenzione del vostro mezzo, è giusto cercare di migliorarla, o di personalizzarla, ma credetemi, potete avere lo scarico sportivo, la centralina rimappata, parti in ergal o carbonio, accessori prestigiosi ma, se le gomme non sono gestite nel modo corretto, tutto il resto passa in ultimo piano.
Date di produzione
Gli pneumatici nella parte esterna visibile riportano, tra le varie informazioni, il DOT (abbreviazione di Department of Transportation). Si tratta di una serie di varie lettere e numeri. La serie, per l’esattezza, riporta 12 caratteri in totale di cui i primi 8 indicano i codici del produttore (quella che, in gergo, viene chiamata Factory e che serve, soprattutto per il produttore stesso per avere la rintracciabilità del singolo pezzo) e le ultime quattro cifre indicano la settimana e l’anno di produzione dello pneumatico in questione. Per esempio se troviamo la stampa che riporta 50/21 significa che quella gomma è stata prodotta nella cinquantesima settimana dell’anno 2021. È possibile che il DOT di produzione sia diverso fra anteriore e posteriore. Se le gomme sono entrambe nuove questa differenza non cambia assolutamente la loro performance e non ci sono controindicazioni a livello di legge. L’aspetto importante è che le gomme siano stati conservati nel modo corretto. Al punto successivo vediamo cosa significa.
Conservazione e garanzia
Gli pneumatici da moto, come quelli per gli altri veicoli, vedono l’inizio del loro processo di decadimento quando inizia il movimento di rotolamento sul mezzo sul quale sono montati. Questo significa che, se le gomme vengono prodotte, stoccate in magazzino, consegnate poi al gommista e quest’ultimo le conserva nel modo corretto, loro mantengono le caratteristiche di performance, affidabilità e qualità come appena prodotte. Altra informazione importante: gli pneumatici non hanno una data di scadenza. Hanno una garanzia di 2 anni dal momento in cui vengono montati sul mezzo, non da quando vengono prodotti e, a ulteriore riprova che i produttori stessi non condizionano la qualità del prodotto in base all’anzianità di produzione. Questo è un dettaglio che non tutti conoscono e non sempre viene spiegato al consumatore finale. Conservare in modo corretto le gomme significa mantenerle in magazzino al riparo dalla luce e dal calore del sole diretto in estate e dal freddo e dalle intemperie durante l’inverno.
Strada vs pista
Ho una moto super sportiva, ho una moto con tanti cavalli, quindi monto gli pneumatici da pista per l’uso in strada così mi sento più al sicuro. No. Questa è una informazione che è sbagliata. Gli pneumatici per uso stradale lavorano in maniera diversa dagli pneumatici per l’utilizzo in pista. Oltre all’omologazione per la circolazione su strada, le gomme per la pista hanno bisogno di lavorare a temperature molto, molto più alte rispetto a quelle per l’utilizzo stradale. Necessitano, a volte, delle termocoperte per essere portate in temperatura e, per quanto ci diate di gas in strada, starete facendo far loro solo una piccola percentuale del lavoro che quelle gomme in particolare possono realmente fare, quindi, come si dice in gergo, non le state portando al limite, anzi. Le gomme motorsport, inoltre, hanno durate notevolmente inferiori rispetto alle loro colleghe omologate per la strada. Attenzione quindi a consigli di smanettoni&co che vi possono mettere in confusione. Dettaglio non trascurabile tra le due tipologie è il prezzo. Le gomme da pista richiedono performance sempre più alte, complice anche un mercato che propone modelli di moto sempre più potenti e performanti, mentre quelle su strada devono soddisfare un range di utilizzo sempre più ampio e dettagliato. I prezzi fra loro sono assolutamente diversi.
Scelta in base all’utilizzo
La scelta dei vostri pneumatici non dipende dal tipo di moto che avete, o usate, ma dal tipo di utilizzo che ne fate. Non esiste lo pneumatico perfetto. Può sembrare un dettaglio secondario ma non è assolutamente così. Per fare un esempio chiaro se ho una moto carenata supersportiva di ultima generazione non significa che io debba per forza di cose acquistare pneumatici super performanti che ricordano le tipologie da pista. Con la mia supersportiva posso decidere di fare tutti i passi di montagna in doppio, con tanto di zaini al seguito. Viceversa posso avere una maxi enduro tutta accessoriata per arrivare nel nord Europa e decidere di smanettare sui passi per divertirmi a piegare e chi arriva per primo. Posso usare una custom di qualche anno fa come una naked super attuale e posso anche decidere di usare la mia moto per fare il tragitto casa-lavoro e qualche gita al mare. Quando avete focalizzato le vostre necessità, potete spostare l’obbiettivo su quali pneumatici scegliere.
Informazioni e consigli = gommista di fiducia
Se avete qualche dubbio e le idee non sono chiare potete trovare tutti i consigli necessari. Da chi? Dal vostro specialista (gommista, meccanico, concessionario, preparatore, …) di fiducia. Se per le quattro ruote le gomme sono già un punto molto importante, per la vostra moto il gommista può essere la differenza tra un acquisto incerto, al buio, e una spesa corretta e consapevole. Se la persona che vi trovate davanti quando chiedete un preventivo, o un consiglio, per i vostri pneumatici, inizia a farvi mille domande non temete. Non vuole farsi gli affari vostri, e nemmeno mettervi in imbarazzo, ma solo capire cosa proporvi per rendere la moto che avete acquistato adatta a voi.
Dal gommista, quindi, dovrete arrivare con un’idea di base per aiutare entrambi nella scelta. Tenete conto, quindi, di quanti chilometri fate in una stagione, se siete sole o con un passeggero, se avete borse o bauletti ben caricati, se siete appassionate di viaggi lunghi anche fuori dal vostro paese, oppure preferite la gita fuori porta. Se siete alle prime armi e non avete ancora una linea da seguire, non c’è nessun problema. Spiegate a chi avete di fronte che state imparando. Non abbiate timore di sembrare la motociclista inesperta o l’ultima della classe. Se avete davanti un gommista con la passione per il proprio lavoro, state certe che farà il possibile per aiutarvi o per mettervi a vostro agio. Oltre a una nuova cliente da seguire, dovrà far capire a voi che avete la moto che potrete avere sempre un riferimento e una persona di fiducia in futuro.
Se il gommista, poi, è a sua volta motociclista, allora la situazione volge ancor più a vostro favore. Tenete sempre bene a mente un particolare importante: il prezzo delle gomme che vi propone il gommista comprende gli pneumatici che scegliete ma anche il suo lavoro nel montarli e la sua esperienza maturata nel tempo, quello che viene chiamato know how. I corsi che segue periodicamente e l’attrezzatura apposita, per esempio. Il suo trattare la vostra moto come se fosse la sua, la sua cura nel cambio gomme, proporvi i pesi per la bilanciatura in tono con i cerchi della moto, controllare lo stato delle pastiglie, la tensione della catena, lo stato delle sospensioni, la pressione giusta una volta finito il montaggio delle gomme. Sembrano dettagli ma non lo sono. Il web può avere i prezzi più allettanti ma non ha la stessa attenzione nei vostri confronti. Starà a voi decidere quali sono i pro e i contro delle proposte e la strada da preferire.
Misure e libretto
Quando controllate le misure dei vostri pneumatici dovete sempre controllare il libretto della vostra moto. Il libretto può sembrare un documento misterioso e complesso ma non è così (la nostra guida al libretto moto qui). Se volete essere più pratiche, fate una fotocopia, fronte e retro, del vostro libretto. Il documento autentico lo potete tenere al sicuro, in ordine nella sua postazione, mentre la fotocopia può esservi utile per avere tutte le informazioni sottomano, per prendere appunti e per scrivere un promemoria. Nel caso specifico, le misure omologate degli pneumatici della vostra moto li trovate nella terza facciata, o riquadro, del libretto.
Il libretto ha le misure di un foglio A4 e generalmente è piegato in quattro parti rettangolari. In ogni facciata ci sono gli spazi riservati a determinate informazioni. Nello spazio “3”, in basso a sinistra, trovate elencate le misure che riportano battistrada/spalla R diametro del cerchio (ad esempio 120/70 R17). Ci sono le misure per l’anteriore e il posteriore, che possono comprendere anche più di una scelta. Ovviamente è sempre obbligatorio montare gli pneumatici con le stesse misure riportate a libretto. La fantasia nei cambi può essere creativa ma, in questo caso, può comportare sanzioni inutili, se non addirittura il ritiro del libretto con conseguente fermo del mezzo, revisione straordinaria, eccetera, eccetera. Un grattacapo poco divertente, no?
Pressioni, pesi, stagioni
La pressione degli pneumatici è un altro dettaglio importantissimo. Le gomme possono essere nuove, montate a regola d’arte, scelte e valutate con cura ma, con la pressione sbagliata, cambieranno il vostro feeling con la moto. Se vi sembra esagerata questa osservazione provate a pensare al fatto che la vostra moto passa la sua potenza dal movimento del vostro polso all’asfalto attraverso due pneumatici che, a loro volta, sono in contatto con la superfice sottostante per pochissimi centimetri.
Una pressione troppo bassa farà sembrare la moto troppo pesante nei movimenti e lenta nel lavorare, una pressione troppo alta farà sembrare la moto rigida con la morbidezza di un pezzo di legno. In entrambi i casi avrete la sensazione di quel “qualcosa che non va” che non vi permetterà di guidare in moto rilassato e tranquillo e che, trascurato, può ribaltare l’andamento della giornata alla guida provocando perdite di aderenza e, anche, cadute.
Un giro in moto non dovrebbe essere una battaglia o un sacrificio, ma un piacere. Per controllare la pressione l’investimento di qualche decina di euro in più per un manometro di qualità sarà sicuramente una spesa intelligente. Ci sono in commercio molti strumenti economici ma che, purtroppo, in breve tempo perdono la precisione nel segnare la pressione e, in uno pneumatico moto, una differenza anche di 0.2 o 0.3 bar porta un cambiamento notevole.
Non ci sono due pressioni, anteriore e posteriore, perfette e adatte a tutti. Ogni tipologia di pneumatico ha il suo range e, come ricordavo prima, influiscono sulla pressione le temperature ambientali, le temperature del terreno, il peso del mezzo, l’eventuale carico. Le gomme che montate sono state studiate e testate per essere usate, ed avere buone prestazioni, sia in estate che in inverno.
E’ una buona abitudine controllare la pressione una volta al mese se usate la moto quotidianamente, o quasi, mentre è consigliabile controllarla prima di mettersi in viaggio se la utilizzate per qualche giro più sporadico. Avere la pressione corretta vi permette di allungare sensibilmente la durata degli pneumatici. Anche in questo caso, oltre ai dati tecnici della gomma indicati dal produttore, sarà il gommista a consigliarvi la pressione giusta.
Pneumatico usurato = pneumatico cambiato!
Questo, secondo me, dovrebbe essere l’undicesimo comandamento. Non si è dei bravi motociclisti a usare la propria moto con uno pneumatico usurato. No, categoricamente. Si è dei bravi motociclisti quando, sarò diretta, ci si rende conto, a culo, a polso e a vista che la gomma che si ha sotto di sé non è più efficace ed efficiente. Avere la sensibilità fisica riguardo il lavoro della gomma sottostante non è una caratteristica che si sviluppa in poco tempo. Occorre fare pratica e provare. Per vedere se una gomma è usurata oppure no ci sono invece i TWI. Cosa sono? La sigla significa Tread Wear Indicator e sono degli indicatori che vengono stampati in tutti gli pneumatici, siano essi da moto, da macchina, da camion per mostrare il consumo del battistrada. Nel nostro caso i twi li potete vedere stampati, ad esempio, sulla spalla della gomma ed hanno una forma triangolare con la punta rivolta verso l’alto. Quando lo pneumatico ha lo spessore del battistrada diminuito al punto che non si vedono più gli intagli o il twi mostra il limite, occorre sostituirlo.
Quante stagioni con il mio pneumatico?
La risposta a questa domanda potete trovarla se prima date una indicazione precisa di cosa vuol dire per voi “stagione”. Ci sono motocicliste che usano la moto da marzo a ottobre, altre tutto l’anno, chi percorre 4 mila chilometri in 6 mesi, chi migliaia in poche settimane. A fine stagione, date un’occhiata al contachilometri per farvi un’idea ma controllate sempre anche la gomma. Può succedere di montare due gomme nuove con il progetto di tenerle due anni ma, ad esempio, possono venire percorsi più chilometri del previsto con il conseguente consumo della gomma in tempi minori. Ho le gomme a “tre quarti vita” a fine settembre e ho in previsione di cambiarle nella tarda primavera dell’anno seguente ma, sorpresa, mi trovo a sfruttare la moto fino ad autunno inoltrato? Bene, ma, in questo caso, il cambio gomme sarà il primo passo indispensabile dell’anno successivo. Un esempio molto banale che sarà capitato anche a voi, come a me, ma che vi fa capire l’importanza di mettere al primo posto gli pneumatici. Generalmente è la gomma posteriore a mostrare i segni di decadimento prima dell’anteriore e, di solito, si tende, dove possibile, a cambiare il treno completo per avere due pneumatici con la stessa performance sia davanti che dietro.
Pneumatici e momenti di fermo
Se non utilizzate la moto in inverno, o se ci può essere un momento di fermo del mezzo, utilizzate certe accortezze per mantenere gli pneumatici in buono stato. Se avete i due cavalletti, usateli per tenere gli pneumatici staccati dal suolo e, di conseguenza, liberate la parte della loro superficie dal sopportare il peso della moto. Se non avete i cavalletti e tenete la moto ferma sul cavalletto laterale, potete aumentare la pressione degli pneumatici, superando di poco la soglia massima, in modo da dare più sostegno al peso che gli stessi devono sopportare. In questo caso segnatevi con una etichetta, con un appunto, con il gesso bianco per scrivere sulle gomme la pressione che avete impostato in modo da controllarla e sistemarla al momento di usare la moto. A mezzo fermo, nel lungo periodo, la pressione può diminuire e provocare delle piccole deformazioni temporanee su una zona limitata dello pneumatico stesso provocando delle vibrazioni del manubrio, o del posteriore, una volta ripresa la moto.
Dopo questa breve, seppur intensa lista, avrete ancora una volta la conferma di quanto importanti siano le gomme sulla vostra moto. Le informazioni a riguardo sono state una infarinatura generale e ci si potrebbe soffermare di più, a livello tecnico, per ognuno di essi, cosa che mi piacerebbe fare in futuro per dare la possibilità a tutte voi di imparare a gestire questo aspetto. Sul web ci sono tanti video molto interessanti che potete visualizzare per farvi un’idea ancora più chiara riguardo il mondo degli pneumatici, che io personalmente trovo davvero tanto affascinante.
Un’ultima nota che la mia piccola esperienza mi ha insegnato: uno pneumatico, sulla carta, è un componente tanto tecnico, specifico e oggettivo, quanto è personale, sensibile e soggettivo nella realtà. Cosa significa questo? Che nonostante le gomme abbiano alle spalle uno studio e uno sviluppo sempre più ampi e che siano un condensato fenomenale di innovazione e tecniche industriali, restano comunque le componenti forse più personali in assoluto. Siete dunque voi a provare, a guidare e a decidere quali sono gli pneumatici più adatti per le vostre moto e, gli eventuali errori di valutazione, non dovranno scoraggiarvi ma solo stimolarvi a provare e provare ancora.
Sabrina Godalli
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