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L’importanza della respirazione in moto

26/06/2023
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Quanto è importante la respirazione? Risposta ovvia, tantissimo, altrimenti non saremmo qui. Ma quanto è importante il respiro quando siamo in moto?

Me lo sono chiesta ad un corso, quando l’istruttore ha detto ad una ragazza di respirare per evitare di irrigidirsi durante le manovre più complesse.
Sono tornata a casa con il dubbio che fossero tutte stupidaggini New Age ma come ormai sai sono una persona molto curiosa e così mi sono documentata.

Il respiro è vita

E’ la prima cosa che facciamo quando veniamo al mondo e anche l’ultima. Ha un valore pazzesco a livello fisico e mentale. Respiriamo in modo automatico ma possiamo anche imporre ritmo e pause. Pneuma per i greci era respiro ma anche anima, pensa che connessione stupenda. Ok, ma in moto a che potrebbe servire?
Ti racconto cosa ho scoperto e poi vi dico cosa ci azzecca con la nostra passione.

Abbiamo disimparato a respirare

23.000 respiri al giorno. Circa 1.000 volte l’ora riempiamo e svuotiamo i nostri polmoni. Il problema è che non lo facciamo bene e respiriamo solo parzialmente.
Quali sono i benefici di una respirazione corretta?

  • Migliora la funzionalità cardiovascolare, polmonare e del sistema linfatico perché consente una maggiore ossigenazione dei tessuti;
  • riduce l’ansia e lo stress;
  • migliora la postura fisica;
  • consente una maggiore concentrazione.

Inoltre è interessate sottolineare che c’è una profonda relazione tra le emozioni e la respirazione. Hai mai notato che quando provi un’emozione intensa, il respiro cambia? Succede più volte al giorno a tutti ma non ci facciamo così caso.

La paura

Una delle emozioni più comune in moto è la paura che viene annoverata tra le emozioni primarie. Cosa significa? Non è controllabile razionalmente. Ed è anche qualcosa che può permanere nel tempo. Per esempio: se hai preso un grosso spavento mentre eri in moto hai subito un trauma (che dal greco si può tradurre in “taglio”, “lacerazione”). Traumatica è un’emozione che non siamo in grado di elaborare efficacemente mentre la stiamo vivendo. Superare quel forte disagio non è facile e ti si ripresenterà ogni volta che il tuo cervello connetterà quel momento con quel trauma.
Dopo un evento come una caduta in moto, anche senza grosse conseguenze, la paura ti porterà a evitare ogni connessione con quello che somiglia ad un pericolo. Alcune abbandonano del tutto la propria passione, proprio perché afflitte da un blocco difficile da superare, ma la cosa più frequente è che tratterranno il respiro durante la guida, cosa che renderà molto più arduo il movimento e ne impedirà la fluidità.

Il Trauma

Peter Levine, teorico di psicofisiologia del trauma, afferma che non è l’esperienza in quanto tale ad essere traumatica, ma è come reagiamo ad essa.

I sintomi traumatici non sono provocati dall’evento pericoloso in sé. Sorgono quando un’energia residua di quell’esperienza non viene scaricata dal corpo. Tale energia resta intrappolata nel sistema nervoso, dove può portare scompiglio nel corpo e nella mente.”

E’ qui che una corretta respirazione può aiutarci. Allenandoci a usare il respiro per migliorare le nostre risposte emotive potremmo superare molti momenti di blocco.

La corretta respirazione

E’ importantissimo fare un’analisi del trauma prima di risalire in sella, meglio se con una persona cara che ti può ascoltare senza giudizio. Le paure hanno mille sfumature, proprio come la respirazione, e possono derivare da scarsa fiducia in se stesse o da nodi del passato mai sciolti.
Lasciare libero il respiro quando sei in moto ti darà molti benefici non solo a livello di concentrazione ma potrà aiutarti a evitare quelle tensioni e irrigidimenti in alcune manovre. Mi ricordo i primi tornanti o le prime curve veloci, poco prima di piegare le mie spalle diventavano dure come le braccia e il busto e la moto faticava ad essere gestibile e fluida. Non pensavo al piacere della guida ma mi fissavo su quel pericolo. Ti è mai successo?

L’importante è rendersi conto di quando si va in apnea e si trattiene l’aria nei polmoni. Prevenire questa situazione forzando un respiro più profondo e buttando fuori l’aria sarà sicuramente utile. Un respiro consapevole può farti superare moltissimi pensieri limitanti.

Magari allenati a casa o al lavoro, facendo attenzione a tutte le fasi della respirazione. Prova a rallentare il respiro allungando l’espirazione. Questa semplice operazione attiva il sistema nervoso parasimpatico, coinvolto nella produzione dei cosiddetti ormoni del benessere che calmano corpo e mente.

Il respiro ci parla costantemente di noi, anche se per la maggior parte del tempo non lo ascoltiamo.

Se vuoi approfondire il tema della respirazione ti consiglio il libro “Prendo fiato e respira” di Matteo Giovanni Manzini. Lo puoi acquistare direttamente dall’editore Flaco Edizioni QUI

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