Nessun motociclista potrà mai smettere di migliorare le proprie capacità.
I consigli, trucchi e tecniche che seguono sono cose che ho imparato negli anni: alcune me le hanno insegnate, altre le ho apprese osservando motociclisti più bravi e veloci, altre ancora le ho semplicemente imparate da me e mi piace condividerle con gli altri quando ho la possibilità di farlo. A qualcuno di voi alcuni di questi consigli potranno sembrare basici o rudimentali, ma vedo troppo spesso motociclisti sfoggiare cattive abitudini o mancanza di capacità fondamentali che posso potenzialmente portare a situazioni spinose.
Guidare una moto è già abbastanza rischioso di suo, quindi facciamoci tutti un favore e rivediamo insieme alcune delle tecniche e delle skills qui elencate con l’obiettivo di diventare motociclisti più coscienziosi e sicuri. Il vostro chilometraggio può variare a seconda di alcune di queste, ma a me piace guidare così.
1. Due Dita sulla Frizione
Due dita sono tutto ciò che effettivamente ci serve per modulare la leva della frizione. Usando tutte e quattro le dita può andare bene quando si è fermi o se la vostra frizione è particolarmente dura, ma una volta partiti uno o due dita sono perfette per modulare la frizione mentre guidate in giro in città.
Garantito, ho imparato questa tecnica più guidando off-road, dove il terreno è più impegnativo e ti richiede una presa maggiore per il controllo della moto, ma senza dubbio la stessa tecnica si trasferisce anche su strada. Usando solo due dita (od uno solo) sulla frizione o sul freno, il pilota ha senza dubbio un maggiore controllo sulla moto perché entrambe le mani hanno una solida presa sul manubrio. Se avete bisogno di usare quattro dita per spingere la leva della frizione, magari dovete dare una lubrificata al cavo. Molte moto nuove, come la Versys X 300, hanno una frizione “slip assist” con leve super leggere che incoraggiano la mia tecnica di utilizzo di uno o due dita. Usarne quattro per tenere la frizione indietro contro il grip per un periodo di tempo esteso va bene, ma ricordate che la vostra frizione non è un comando “o tutto o niente”.
Se siete piloti che usano tutte e quattro le dita per ogni cambio, la prossima volta che uscite a fare un giro cercate di usarne solo due. All’inizio può sembrarvi strano, ma con un po’ di pazienza e di pratica riuscirete a farlo come dei veri professionisti in pochissimo tempo. Per velocizzare il processo, vi consiglio di procurarvi uno di quegli aggeggi tipo impugnatura per rafforzare la presa da utilizzare a casa mentre guardate la Tv, leggete o mentre guidate-ha! Ma non distraetevi, concentratevi sulla strada. La maggior parte delle frizioni oggi hanno già una presa molto leggera, ma non è raro per che polsi e avambracci si stanchino dopo una lunga giornata di guida, specialmente se dovete fare i pendolari e vi ritrovate ad usare spesso la frizione. Utilizzare qualcosa per rafforzare la presa allevierà sicuramente la stanchezza. E oltretutto, a nessuno piace la stretta di mano moscia.
In un mondo ideale, due dita sulla leva del freno saranno sempre abbastanza per far stridere la ruota anteriore. Nel nostro mondo, dipende dalla moto. Alcune di esse vi faranno stringere la leva del freno sopra l’anulare ed il mignolo quando dovete frenare forte, se utilizzate due dita, e può essere una cosa veramente spiacevole. Siate al corrente dei limiti del vostro mezzo e siate pronti a schiacciare con tutte e quattro le dita se questo è ciò di cui il vostro freno anteriore ha bisogno per decelerare al massimo.
Due dita sono tutto ciò che effettivamente ci serve per modulare la leva della frizione. Usando tutte e quattro le dita può andare bene quando si è fermi o se la vostra frizione è particolarmente dura, ma una volta partiti uno o due dita sono perfette per modulare la frizione mentre guidate in giro in città.
Garantito, ho imparato questa tecnica più guidando off-road, dove il terreno è più impegnativo e ti richiede una presa maggiore per il controllo della moto, ma senza dubbio la stessa tecnica si trasferisce anche su strada. Usando solo due dita (od uno solo) sulla frizione o sul freno, il pilota ha senza dubbio un maggiore controllo sulla moto perché entrambe le mani hanno una solida presa sul manubrio. Se avete bisogno di usare quattro dita per spingere la leva della frizione, magari dovete dare una lubrificata al cavo. Molte moto nuove, come la Versys X 300, hanno una frizione “slip assist” con leve super leggere che incoraggiano la mia tecnica di utilizzo di uno o due dita. Usarne quattro per tenere la frizione indietro contro il grip per un periodo di tempo esteso va bene, ma ricordate che la vostra frizione non è un comando “o tutto o niente”.
Se siete piloti che usano tutte e quattro le dita per ogni cambio, la prossima volta che uscite a fare un giro cercate di usarne solo due. All’inizio può sembrarvi strano, ma con un po’ di pazienza e di pratica riuscirete a farlo come dei veri professionisti in pochissimo tempo. Per velocizzare il processo, vi consiglio di procurarvi uno di quegli aggeggi tipo impugnatura per rafforzare la presa da utilizzare a casa mentre guardate la Tv, leggete o mentre guidate-ha! Ma non distraetevi, concentratevi sulla strada. La maggior parte delle frizioni oggi hanno già una presa molto leggera, ma non è raro per che polsi e avambracci si stanchino dopo una lunga giornata di guida, specialmente se dovete fare i pendolari e vi ritrovate ad usare spesso la frizione. Utilizzare qualcosa per rafforzare la presa allevierà sicuramente la stanchezza. E oltretutto, a nessuno piace la stretta di mano moscia.
In un mondo ideale, due dita sulla leva del freno saranno sempre abbastanza per far stridere la ruota anteriore. Nel nostro mondo, dipende dalla moto. Alcune di esse vi faranno stringere la leva del freno sopra l’anulare ed il mignolo quando dovete frenare forte, se utilizzate due dita, e può essere una cosa veramente spiacevole. Siate al corrente dei limiti del vostro mezzo e siate pronti a schiacciare con tutte e quattro le dita se questo è ciò di cui il vostro freno anteriore ha bisogno per decelerare al massimo.
2. Regola la Frizione secondo le Tue Preferenze
In un modo o nell’altro, tutte le frizioni delle moto possono essere regolate a seconda delle preferenze del motociclista. Alcune vengono regolate dal cavo, altre possono essere cambiate dal registro sul montante, e le frizioni idrauliche con cilindro principale hanno un pomello o una vite che potete girare per spostare la frizione avanti e indietro. Non c’è una posizione giusta o sbagliata, basta che la frizione funzioni adeguatamente – ciò significa che non deve scivolare né completamente innestarsi o disinnestarsi. Per ogni motociclista l’area di frizione può essere unica secondo propria personale preferenza.
Io, per esempio, schiaccio la leva con l’indice ed il dito medio finché non poggia sul mio mignolo e sull’anulare. Mi piace che la frizione si innesti non appena inizio a rilasciare la leva. In quel range in tempo, sento di avere una connessione diretta e prevedibile senza alcuna distrazione tra il motore e la trasmissione. I benefici di questa tecnica sono più evidenti a velocità bassa o ristretta quando l’uso della frizione è cruciale. Inoltre, tenere due dita sul manubrio (tre contando il pollice) e due sulla frizione o sul freno vi aiuteranno a sterzare e ad utilizzare i controlli meglio ed indipendentemente uno dall’altro, piuttosto che agganciare la manopola solo con il pollice e tenere quattro dita sulle leve.
Se preferite tenere l’area di frizione più lontana, dove potete velocemente ventilare la frizione, va bene comunque. Il punto qui è più l’essere coscienti che un motociclista può regolare la frizione a seconda delle sue preferenze, piuttosto che lasciarla così come la trova. Giocateci finché non vi sarete resi conto di come preferite tenerla.
In un modo o nell’altro, tutte le frizioni delle moto possono essere regolate a seconda delle preferenze del motociclista. Alcune vengono regolate dal cavo, altre possono essere cambiate dal registro sul montante, e le frizioni idrauliche con cilindro principale hanno un pomello o una vite che potete girare per spostare la frizione avanti e indietro. Non c’è una posizione giusta o sbagliata, basta che la frizione funzioni adeguatamente – ciò significa che non deve scivolare né completamente innestarsi o disinnestarsi. Per ogni motociclista l’area di frizione può essere unica secondo propria personale preferenza.
Io, per esempio, schiaccio la leva con l’indice ed il dito medio finché non poggia sul mio mignolo e sull’anulare. Mi piace che la frizione si innesti non appena inizio a rilasciare la leva. In quel range in tempo, sento di avere una connessione diretta e prevedibile senza alcuna distrazione tra il motore e la trasmissione. I benefici di questa tecnica sono più evidenti a velocità bassa o ristretta quando l’uso della frizione è cruciale. Inoltre, tenere due dita sul manubrio (tre contando il pollice) e due sulla frizione o sul freno vi aiuteranno a sterzare e ad utilizzare i controlli meglio ed indipendentemente uno dall’altro, piuttosto che agganciare la manopola solo con il pollice e tenere quattro dita sulle leve.
Se preferite tenere l’area di frizione più lontana, dove potete velocemente ventilare la frizione, va bene comunque. Il punto qui è più l’essere coscienti che un motociclista può regolare la frizione a seconda delle sue preferenze, piuttosto che lasciarla così come la trova. Giocateci finché non vi sarete resi conto di come preferite tenerla.
3. Allenarsi a Girare a Destra e Sinistra in Cerchio
Potrebbe sembrarvi troppo elementare o addirittura stupido, ma questo esercizio rudimentale vi aiuterà immensamente. Che ci crediate o meno, girare a sinistra è generalmente più semplice che girare a destra con una moto. Ciò succede per due ragioni precise: in primis, le persone sono abituate ad usare la mano destra ed è quindi facile allontanare il manubrio con il braccio dominante. (Ad alta velocità, ovviamente, allontanare la parte destra vi farà ruotare a destra). In secondo luogo, ed è la ragione più significativa, è che la leva del freno posteriore si trova sulla destra, il che significa che è molto più difficile frenare e mettere giù un piede se si sta girando a destra. Questo è il motivo per cui nel racing, motocross e soprattutto supercross (dove i piloti rallentano fortemente al primo angolo), la prima curva è solitamente da prendere a sinistra, cosicché i piloti possano effettivamente frenare e mantenere l’equilibrio allo stesso tempo.
Questo esercizio è bene farlo in un parcheggio vuoto dove potete usare le linee dipinte sul suolo come guida. Iniziate andando a sinistra, facendo cerchi in senso antiorario che diventano sempre più stretti. Poi, fate la stessa cosa al contrario, verso destra, in senso orario. Vi renderete conto che così sarà un po’ più difficile. Questo esercizio vi aiuterà a migliorare non solo l’equilibrio, ma anche le vostre abilità di manovra a bassa velocità e spazio ristretto.
Potrebbe sembrarvi troppo elementare o addirittura stupido, ma questo esercizio rudimentale vi aiuterà immensamente. Che ci crediate o meno, girare a sinistra è generalmente più semplice che girare a destra con una moto. Ciò succede per due ragioni precise: in primis, le persone sono abituate ad usare la mano destra ed è quindi facile allontanare il manubrio con il braccio dominante. (Ad alta velocità, ovviamente, allontanare la parte destra vi farà ruotare a destra). In secondo luogo, ed è la ragione più significativa, è che la leva del freno posteriore si trova sulla destra, il che significa che è molto più difficile frenare e mettere giù un piede se si sta girando a destra. Questo è il motivo per cui nel racing, motocross e soprattutto supercross (dove i piloti rallentano fortemente al primo angolo), la prima curva è solitamente da prendere a sinistra, cosicché i piloti possano effettivamente frenare e mantenere l’equilibrio allo stesso tempo.
Questo esercizio è bene farlo in un parcheggio vuoto dove potete usare le linee dipinte sul suolo come guida. Iniziate andando a sinistra, facendo cerchi in senso antiorario che diventano sempre più stretti. Poi, fate la stessa cosa al contrario, verso destra, in senso orario. Vi renderete conto che così sarà un po’ più difficile. Questo esercizio vi aiuterà a migliorare non solo l’equilibrio, ma anche le vostre abilità di manovra a bassa velocità e spazio ristretto.
4. Immagina gli Otto
Stessa idea di sopra, ma adesso uniamo la svolta a destra con quella a sinistra, una dopo l’altra. Stesso esercizio – iniziate il più larghi possibile e progressivamente stringete la traiettoria. Avete sicuramente sentito i motociclisti parlare di maneggevolezza della moto, ovvero l’abilità di spostare la moto da un lato all’altro ed in modo fluido collegare la svolta a destra con quella a sinistra. Assicuratevi di iniziare lentamente. Fare pratica lentamente vi aiuterà a migliorare velocemente (tutti gattoniamo prima di imparare a camminare).
Stessa idea di sopra, ma adesso uniamo la svolta a destra con quella a sinistra, una dopo l’altra. Stesso esercizio – iniziate il più larghi possibile e progressivamente stringete la traiettoria. Avete sicuramente sentito i motociclisti parlare di maneggevolezza della moto, ovvero l’abilità di spostare la moto da un lato all’altro ed in modo fluido collegare la svolta a destra con quella a sinistra. Assicuratevi di iniziare lentamente. Fare pratica lentamente vi aiuterà a migliorare velocemente (tutti gattoniamo prima di imparare a camminare).
5. Fate Pratica con le Frenate Brusche
Questo esercizio può essere fatto in un parcheggio vuoto o in strade libere, solo non fatelo ovunque in strade con presenza di traffico. L’idea è quella di realizzare quanto velocemente la vostra moto può frenare, perché non potete mai sapere quando potreste avere bisogno di frenare così. Allenatevi a frenare il più veloce possibile accelerando a velocità differenti per vedere quanta distanza impiega la vostra moto per essere completamente ferma. Difatti, non dovete sicuramente “sbattere” contro il vostro freno. Dovete inizialmente schiacciarlo dolcemente, aumentando la pressione quando necessario.
Arrivare allo stop da 40Km/h succederà sicuramente prima ed in distanza minore rispetto ai 60Km/h – ovviamente – ma la moto reagirà e risponderà in modi diversi. Fermarsi velocemente da una velocità alta ondulerà e disturberà l’equilibrio della moto in maniera maggiore e differente rispetto ad una velocità inferiore, per cui è un bene familiarizzare con le aspettative ed imparare a modulare la leva per una frenata ottimale. Inoltre, questo esercizio vi aiuterà a trovare i limiti della vostra moto, sperando di non doverli oltrepassare.
In aggiunta, se la vostra moto è equipaggiata con ABS, dovreste sapere come e quando il sistema s’innesta.
Alcuni sistemi ABS ingranano prima di altri con vari livelli di sensibilità della leva. Ricordate però che l’ABS è un aiuto per il pilota, non una rete di protezione.
Questo esercizio può essere fatto in un parcheggio vuoto o in strade libere, solo non fatelo ovunque in strade con presenza di traffico. L’idea è quella di realizzare quanto velocemente la vostra moto può frenare, perché non potete mai sapere quando potreste avere bisogno di frenare così. Allenatevi a frenare il più veloce possibile accelerando a velocità differenti per vedere quanta distanza impiega la vostra moto per essere completamente ferma. Difatti, non dovete sicuramente “sbattere” contro il vostro freno. Dovete inizialmente schiacciarlo dolcemente, aumentando la pressione quando necessario.
Arrivare allo stop da 40Km/h succederà sicuramente prima ed in distanza minore rispetto ai 60Km/h – ovviamente – ma la moto reagirà e risponderà in modi diversi. Fermarsi velocemente da una velocità alta ondulerà e disturberà l’equilibrio della moto in maniera maggiore e differente rispetto ad una velocità inferiore, per cui è un bene familiarizzare con le aspettative ed imparare a modulare la leva per una frenata ottimale. Inoltre, questo esercizio vi aiuterà a trovare i limiti della vostra moto, sperando di non doverli oltrepassare.
In aggiunta, se la vostra moto è equipaggiata con ABS, dovreste sapere come e quando il sistema s’innesta.
Alcuni sistemi ABS ingranano prima di altri con vari livelli di sensibilità della leva. Ricordate però che l’ABS è un aiuto per il pilota, non una rete di protezione.
6. Guida in Punta di Piedi
Guidare in punta di piedi vi aiuterà a controllare meglio la moto. Le pedaline della moto non sono solo un posto dove riposare i piedi. Proprio come gli input sul manubrio, bilanciare il peso dei piedi ha un effetto sulla maneggevolezza della moto. Fare pressione su entrambi i lati non solo può aiutare a sterzare, ma anche a mantenere l’equilibrio più stabile mentre piegate.
Altro vantaggio del guidare sulle punte dei piedi è aggiungere più sospensione. Il vostro corpo deve reagire come se fosse parte della sospensione, non la cornice. Muovere i piedi su e giù può aiutarvi ad attraversare i dossi e le curve con maggior convinzione e gran controllo. In aggiunta, vi darà più altezza dal suolo, nel senso che le pedane toccheranno il suolo prima che lo facciano i vostri piedi.
Ma che mi dite dei millisecondi che potreste perdere dovendo muovere i vostri piedi e la leva del freno in un’emergenza? Da motociclisti possiamo diventare il soprammobile di qualcuno in tempo zero, quindi è compito nostro scannerizzare costantemente la strada per scovare ogni possibile pericolo. Io uso sempre il freno posteriore perché non scombussola l’equilibrio della moto che causa cadute tanto quanto quello frontale. In circostanze congestionate, o specialmente quando le corsie si dividono, si, bisogna usare il freno posteriore. Ma in normali circostanze, cercate di rimanere sulle punte.
Guidare in punta di piedi vi aiuterà a controllare meglio la moto. Le pedaline della moto non sono solo un posto dove riposare i piedi. Proprio come gli input sul manubrio, bilanciare il peso dei piedi ha un effetto sulla maneggevolezza della moto. Fare pressione su entrambi i lati non solo può aiutare a sterzare, ma anche a mantenere l’equilibrio più stabile mentre piegate.
Altro vantaggio del guidare sulle punte dei piedi è aggiungere più sospensione. Il vostro corpo deve reagire come se fosse parte della sospensione, non la cornice. Muovere i piedi su e giù può aiutarvi ad attraversare i dossi e le curve con maggior convinzione e gran controllo. In aggiunta, vi darà più altezza dal suolo, nel senso che le pedane toccheranno il suolo prima che lo facciano i vostri piedi.
Ma che mi dite dei millisecondi che potreste perdere dovendo muovere i vostri piedi e la leva del freno in un’emergenza? Da motociclisti possiamo diventare il soprammobile di qualcuno in tempo zero, quindi è compito nostro scannerizzare costantemente la strada per scovare ogni possibile pericolo. Io uso sempre il freno posteriore perché non scombussola l’equilibrio della moto che causa cadute tanto quanto quello frontale. In circostanze congestionate, o specialmente quando le corsie si dividono, si, bisogna usare il freno posteriore. Ma in normali circostanze, cercate di rimanere sulle punte.
7. Appiccicatevi al Serbatoio
Questa è applicabile più alle moto standard o sportive e meno a quelle da turismo, comunque è una buona pratica sedersi il più vicino possibile al serbatoio della benzina – vi ci dovete proprio appiccicare. La ragione principale per cui farlo è che vi aiuterà a bilanciare la moto tenendo il peso il più centralizzato e distribuito possibile. Una moto in equilibrio è più facile da gestire quando accelerate, girate o frenate.
Questa è applicabile più alle moto standard o sportive e meno a quelle da turismo, comunque è una buona pratica sedersi il più vicino possibile al serbatoio della benzina – vi ci dovete proprio appiccicare. La ragione principale per cui farlo è che vi aiuterà a bilanciare la moto tenendo il peso il più centralizzato e distribuito possibile. Una moto in equilibrio è più facile da gestire quando accelerate, girate o frenate.
8. Non Guardate Dove Andate, ma dove Volete Andare
È una frase che sentiamo spesso, ma non è mai abbastanza, ed ha molto a che vedere con il fissare l’obiettivo su strada – una delle cause principali degli incidenti in moto. Nella maggior parte dei casi succede quanto un motociclista prende una curva troppo velocemente e piuttosto che guardare la strada in sicurezza mentre curva, si fissa sul pericolo del prenderla troppo larga, o peggio ancora, l’implacabile paura di collisione. La vostra moto tende ad andare dove va il vostro sguardo, quindi concentratevi sul dove volete andare. Fissare il punto di arrivo con lo sguardo è un fenomeno naturale ma, se fatto con pratica e ripetizione, potreste diventare motociclisti più veloci e svegli, dovete solo costringervi a farlo.
È una frase che sentiamo spesso, ma non è mai abbastanza, ed ha molto a che vedere con il fissare l’obiettivo su strada – una delle cause principali degli incidenti in moto. Nella maggior parte dei casi succede quanto un motociclista prende una curva troppo velocemente e piuttosto che guardare la strada in sicurezza mentre curva, si fissa sul pericolo del prenderla troppo larga, o peggio ancora, l’implacabile paura di collisione. La vostra moto tende ad andare dove va il vostro sguardo, quindi concentratevi sul dove volete andare. Fissare il punto di arrivo con lo sguardo è un fenomeno naturale ma, se fatto con pratica e ripetizione, potreste diventare motociclisti più veloci e svegli, dovete solo costringervi a farlo.
9. Posizionarsi Correttamente nella Corsia
Un’altra pratica sempre ma comunemente ignorata è il posizionamento in corsia. Da motociclisti si è vulnerabili e bisogna posizionarsi in modo da essere facilmente visibili e darsi più spazio possibile per le manovre potenziali. Non elencherò tutte le situazioni potenziali perché sono infinite, comunque menzionerò solo le più comuni.
Che stiate guidando da soli o in gruppo, il primo motociclista dovrebbe posizionarsi nel lato sinistro della corsia. In questo modo non solo sarete più visibili agli altri in strada, ma avrete anche maggiore visibilità per voi stessi.
Quando guidate in gruppo, ondeggiate alternando fra il lato destro ed il sinistro della corsia, e non tamponatevi a vicenda. Datevi spazio a sufficienza per manovrare in caso di necessità – non c’è niente di peggio che avere uno dei vostri amici che vi sbatte contro perché non è stato lasciato abbastanza spazio.
Ancora una volta, siate sempre certi dei cambiamenti che avvengono attorno a voi e scannerizzate costantemente la strada per scorgere potenziali pericoli. Se vedete una macchina che potenzialmente può svoltare a sinistra, e per purissimo caso non dovesse vedervi e procedere con la manovra, voi dovete essere pronti.
All’incrocio, sia che troviate uno stop od un semaforo, posizionatevi (ancora) nella parte sinistra della corsia e cercate di dare nell’occhio ma senza impedire il traffico. Fatevi vedere e fate in modo che le macchine sia consce di esservi intorno. Le moto hanno lo stesso diritto delle auto di stare in strada, ma non è una cosa su cui dovete mai insistere.
Ah, e non guidate nei punti ciechi… (leggi il tutorial qui)
Un’altra pratica sempre ma comunemente ignorata è il posizionamento in corsia. Da motociclisti si è vulnerabili e bisogna posizionarsi in modo da essere facilmente visibili e darsi più spazio possibile per le manovre potenziali. Non elencherò tutte le situazioni potenziali perché sono infinite, comunque menzionerò solo le più comuni.
Che stiate guidando da soli o in gruppo, il primo motociclista dovrebbe posizionarsi nel lato sinistro della corsia. In questo modo non solo sarete più visibili agli altri in strada, ma avrete anche maggiore visibilità per voi stessi.
Quando guidate in gruppo, ondeggiate alternando fra il lato destro ed il sinistro della corsia, e non tamponatevi a vicenda. Datevi spazio a sufficienza per manovrare in caso di necessità – non c’è niente di peggio che avere uno dei vostri amici che vi sbatte contro perché non è stato lasciato abbastanza spazio.
Ancora una volta, siate sempre certi dei cambiamenti che avvengono attorno a voi e scannerizzate costantemente la strada per scorgere potenziali pericoli. Se vedete una macchina che potenzialmente può svoltare a sinistra, e per purissimo caso non dovesse vedervi e procedere con la manovra, voi dovete essere pronti.
All’incrocio, sia che troviate uno stop od un semaforo, posizionatevi (ancora) nella parte sinistra della corsia e cercate di dare nell’occhio ma senza impedire il traffico. Fatevi vedere e fate in modo che le macchine sia consce di esservi intorno. Le moto hanno lo stesso diritto delle auto di stare in strada, ma non è una cosa su cui dovete mai insistere.
Ah, e non guidate nei punti ciechi… (leggi il tutorial qui)
10. Rilassatevi
A parte tutto, lo scopo principale dell’andare in moto dovrebbe essere divertirsi. È un legame tra l’uomo e la macchina, una relazione che fiorirà solo con cura, fiducia e pazienza. Un motociclista ha bisogno di imparare a conoscere la moto e come funziona. Proprio come le persone, sono tutte diverse, ognuna di loro ha punti di forza, di debolezza e caratteristiche uniche.
Come qualsiasi cosa sulla terra, le moto sono soggette alla nostra stessa legge fisica. La moto si muoverà attorno a voi, danzerà e si muoverà. Lasciateglielo fare. Aggrappatevi, ma evitate la presa mortale o il mettervi a rischio. Una volta che la moto è in movimento, l’effetto giroscopico delle ruote vi aiuterà a mantenere la stabilità e seguire una linea dritta. Piccoli input possono ottenere grandi risultati, quindi giocateci e mettetevi comodi, imparate a fidarvi. Ma ricordate, indipendentemente dal fatto che abbiate guidato per giorni o decadi, a volte succede. È compito nostro provare e minimizzare il rischio che viene con la strada.
Spero che questi consigli, trucchi e tecniche che ho adottato negli anni possano in qualche modo portarvi dei benefici. Anche il miglior motociclista può sempre migliorare le proprie abilità, e per coloro che hanno appena iniziato, questi esercizi sono un ottimo modo di sviluppare le proprie abilità e costruire una relazione di fiducia con la propria moto.
Divertitevi, in sicurezza, e guidate prudentemente!
A parte tutto, lo scopo principale dell’andare in moto dovrebbe essere divertirsi. È un legame tra l’uomo e la macchina, una relazione che fiorirà solo con cura, fiducia e pazienza. Un motociclista ha bisogno di imparare a conoscere la moto e come funziona. Proprio come le persone, sono tutte diverse, ognuna di loro ha punti di forza, di debolezza e caratteristiche uniche.
Come qualsiasi cosa sulla terra, le moto sono soggette alla nostra stessa legge fisica. La moto si muoverà attorno a voi, danzerà e si muoverà. Lasciateglielo fare. Aggrappatevi, ma evitate la presa mortale o il mettervi a rischio. Una volta che la moto è in movimento, l’effetto giroscopico delle ruote vi aiuterà a mantenere la stabilità e seguire una linea dritta. Piccoli input possono ottenere grandi risultati, quindi giocateci e mettetevi comodi, imparate a fidarvi. Ma ricordate, indipendentemente dal fatto che abbiate guidato per giorni o decadi, a volte succede. È compito nostro provare e minimizzare il rischio che viene con la strada.
Spero che questi consigli, trucchi e tecniche che ho adottato negli anni possano in qualche modo portarvi dei benefici. Anche il miglior motociclista può sempre migliorare le proprie abilità, e per coloro che hanno appena iniziato, questi esercizi sono un ottimo modo di sviluppare le proprie abilità e costruire una relazione di fiducia con la propria moto.
Divertitevi, in sicurezza, e guidate prudentemente!
Articolo di B. Jaswinski da motorcycle.com
Traduzione di G.Dota