Sono molto emozionata mentre scrivo queste righe: che esperienza pazzesca!!
Tutto perfetto: dalla compagnia all’organizzazione, compreso l’arrivo in ritardo per un piccolo intoppo, a senza danni, nè a noi nè alle moto.
Avrei veramente tante cose da raccontare di questo weekend di Hat: in sole 48 ore ho vissuto una marea di sensazioni, e tutto questo lo devo al supporto logistico: un evento del genere con un bambino di un anno svezzato ma che allatta ancora al seno, non sarebbe stato possibile senza i nonni. Punto.
(La carovana non si sarebbe nemmeno mossa senza di loro).
Perciò, ho deciso che partirò con i ringraziamenti, che di solito vanno in coda al testo, ma se è andato tutto bene, lo devo anche a loro.
I nonni, già citati e a seguire tutto il team con cui ho partecipato: Matteo, Roberto, Alice, Stefano e Barbara.
Mio marito che asseconda le mie “pazzie” (fidatevi lo è stata), Roberto che è un grande portatore di valori, Alice che si è buttata con me in questa avventura con pochi km di OffRoad alle spalle, Stefano, ormai veterano delle Hat ma che si è messo a disposizione del gruppo e Barbara the number one, una persona così vorresti averla nella tua vita.
Loro sono stati con me in questi quasi 400 km di percorsi tra Pavia e Sanremo: panorami mozzafiato con passaggi stretti nei sotto boschi, qualche pezzo tecnico tra guadi e pietraie…che viaggio raga!
Vorrei anche ringraziare tutto lo staff di over2000 e Hat series.
Per me sono ormai famiglia: ci sono nonni, zii, sorelle, cugini…Ogni anno alzano l’asticella, sia in termini di percorsi ma soprattutto in termini di organizzazione e gestione dei problemi/intoppi; e si impegnano, inoltre, a rispettare la natura, nonostante il tipo di evento.
Vorrei citare anche la mia vicina/amica
Debora: che bisogna ringraziare intanto per aver prestato la sua moto (al marito) ma soprattutto per essere un’amica, sempre. Sottolineo sempre.
(Gli amici sono tali nel momento del bisogno)
Una ragazza forte (neanche lei sa di esserlo) e intanto la sua moto ha fatto la Hat!!
Non è sicuramente consueto scrivere un articolo (passatemi il termine) partendo “dalla fine”, ma sono convinta che il successo della MIA hat sia stato anche e soprattutto grazie a loro.
Per concludere vorrei fare delle considerazioni, riprendendo una frase che mi è stata detta all’arrivo: “la volontà dà la forza di scalare le montagne”…Ho voluto scrivere della mia esperienza, proprio per questo; per spingere altre donne come me ad accendere la propria fiamma.
Anche perché sono certa che molte di voi capiranno le difficoltà che ho incontrato (e no, non parlo dell’evento nello specifico): gestire lavoro e famiglia, sensi di colpa e pensieri negativi, insicurezze e paura di aver affrettato i tempi.
Ma ho capito sulla mia pelle cosa vuol dire “se sta bene la mamma, starà bene anche il bambino”.
Dedichiamoci del tempo, prima di essere mamme siamo donne.
E adesso la domanda sorge spontanea, cosa ti farebbe scalare la montagna?
Fammelo sapere su @Biker_Laus (Instagram). E se vuoi conoscere altri dettagli o farmi domande più specifiche ti aspetto nei DM.
Rinnovo i miei ringraziamenti a Lisa.
E mi auguro di vedere delle Miss ai tanti eventi Off-road sparsi nella nostra bella Italia.
Grazie per avermi letto.
Prima dentro, su in piedi e via con il gas!
Sarah Laus