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La Germania in moto: cosa è importante sapere per un motociclista italiano

20/06/2024
Christina Chiofalo
Pubblicato in: ,

Quanti di voi durante la stagione motociclistica vanno a fare un giro in moto lungo il Lago di Garda oppure in Trentino-Alto Adige tra le Dolomiti e puntualmente trovano un motociclista che guida in maniera corretta, rispettando i limiti di velocità ed è targato con la D di Deutschland? Vi siete mai chiesti come mai i tedeschi fanno sempre da “tappo” nel traffico per strada? A me spesso capita di viaggiare in Germania, ed ogni volta metto il focus sulla loro guida e noto degli atteggiamenti che per noi motociclisti italiani sono quasi fuori dal normale. Ad un semaforo rosso ad esempio, il motociclista tedesco tendenzialmente non supererà mai la macchina per mettersi davanti. Lo stesso vale in autostrada, difficilmente lo vedrai fare zig zag tra le auto. Sarà vietato oppure siamo noi italiani semplicemente trasgressivi? 

Il gruppo controllo motocicli della polizia bavarese

Per trovare una risposta certa, ho contattato il Ministero degli Interni della Baviera (Bayerisches Staatsministerium des Innern) che mi ha esclusivamente concesso un’intervista per MissBiker con il Commissario e Capo del gruppo controllo motocicli della polizia bavarese, Florian Dennl

Il gruppo di controllo motocicli è una squadra di polizia su due ruote che ha il compito di controllare principalmente moto e motociclisti. Effettuano posti di controllo fissi e controlli mobili, guidando alcune volte in divisa e moto di servizio, così come altre volte in borghese(!) con le proprie moto private ma attrezzate di dashcam. In tal modo riescono a sorvegliare che le norme sulla circolazione stradale vengano rispettate. 

“Negli ultimi anni è aumentato il numero di incidenti (spesso mortali) in moto, e vogliamo quindi prevenire, anzi evitare che ciò continui.”

Regole e divieti: cosa è importante sapere per un motociclista italiano che si reca in viaggio in Germania?

Commissario Dennl: “Durante un posto di controllo chiediamo la patente, il libretto ed un documento. In primis facciamo togliere il casco al motociclista e verifichiamo che la patente corrisponda alla persona giusta. Dopodiché giriamo intorno alla motocicletta, ci accertiamo che funzionino le luci quindi gli abbaglianti, le frecce e lo stop. Controlliamo che gli pneumatici siano in buone condizioni e tramite uno strumento per la misurazione verifichiamo la profondità del battistrada (per legge di almeno 1,6mm). Un’occhiata la diamo anche alla targa, non deve essere troppo inclinata (60 gradi rispetto al suolo) ed è obbligatorio il suo catarifrangente. Si rischia una multa di circa 100€.”
Nessun obbligo invece per quanto riguarda il kit pronto soccorso, il gilet catarifrangente ed il triangolo di emergenza, ma è consigliato averli con sé.

Attenzione ai prodotti Aftermarket, in Germania alcuni sono vietati.

Oltre al classico controllo “patente e libretto”, vengono ispezionati anche tutti gli accessori aftermarket. Ad esempio le frecce, gli specchietti, lo scarico e tutto ciò che si può modificare alla motocicletta. Devono ovviamente essere omologati, ed è consigliabile avere con sé il certificato di omologazione di ogni accessorio che è stato sostituito. Questo perché delle volte i prodotti acquistati a poco prezzo non presentano alcun marchio oppure non hanno nessuna incisione del codice di serie, e nel dubbio devono verificarlo facendo dei test e delle ricerche che richiedono maggior tempo durante il controllo.

Commissario Dennl: “Ci sono alcuni modelli di specchietti per i quali abbiamo ad esempio uno strumento che ci permette di verificarne il diametro, che per legge deve essere di almeno 8 cm. Al di sotto di questo parametro non sarebbero specchietti omologati. Lo stesso vale per la leva freno e leva frizione, specialmente quelle colorate non sono spesso a norma ed in tal caso le facciamo smontare direttamente sul posto, e se non hai portato con te quelle originali in sostituzione, dobbiamo sequestrare il mezzo.” 

Rimango abbastanza sconvolta dal metodo applicato (anche perché chi porta con sé i vari pezzi originali per andarli in caso a sostituire con quelli aftermarket?), ma spiegano che è una questione di sicurezza. I prodotti a basso costo hanno il rischio di rompersi e mettere a rischio te stesso e gli altri. “Prova ad immaginare se si spezzasse una leva mentre stai frenando?!” mi dice.

Scarichi

Tra i vari accessori che ai motociclisti piace sostituire, non tralasciamo ovviamente lo scarico. Qualora dovessero riscontrare delle modifiche apportate oppure l’assenza del dB killer, sono previste sanzioni di 90€ (se il dB killer lo hai rimosso ma ce lo hai a seguito) oppure di 180€ se ne sei sprovvisto. Se invece hai montato uno scarico racing, come altri silenziatori senza marchio non omologati per l’utilizzo in strada, è previsto il sequestro del mezzo. In caso di sospetto a modifiche apportate al silenziatore, e che il motociclista non ammette, si richiede un’ispezione da parte di un team di esperti e meccanici. Tale operazione può costare fino a 2000€. (Avendo esperienza sul campo, conoscono bene i trucchetti e le scuse dei motociclisti, quindi si consiglia sempre di essere fin da subito sinceri e comunicare eventuali modifiche, così facendo si possono forse evitare oppure diminuire il costo delle sanzioni).

Altri accessori vietati

Altro accessorio vietato in Germania e che ne comporta il fermo del mezzo, è il coperchio frizione con capsula trasparente. Viene ad esempio montato sui modelli Ducati Multistrada oppure PanigaleV4, ed anche se alcune volte escono così di serie, su territorio tedesco non possono circolare. È prevista una multa di circa 190€ per le griglie, le mascherine e gli adesivi copri faro. Le si vedono in Italia spesso montate sui modelli BMW GS (sono quelle griglie nere con parziale copertura del faro di colore giallo), e sono vietate per una questione di sicurezza in quanto gli accessori sui fari modificano il raggio e tipologia di luce. Quindi mi raccomando: niente occhi da drago alla moto! (Avete presente gli adesivi che si vedono spesso sui fari delle sportive ed alcune naked?). 

Bagagli

Nessun limite invece per quanto riguarda i bagagli. Bisogna solamente stare attenti che non coprano le frecce e la targa. Ed ovviamente devono essere ben legati e stabili, senza esagerare con le dimensioni di larghezza e altezza.

Il codice stradale e i limiti di velocità in Germania.

Come in Italia, esistono controlli di velocità fissi (i velox) e postazioni mobili. Le segnaletiche sul limite di velocità in Germania non mancano ed è perciò difficile sbagliare, ma in linea generica è di 50km/h in zona urbana e 30km/h all’interno di un centro abitato. Strade al di fuori delle aree urbane consentono per lo più un limite di 100km/h, alcune volte 70km/h.
Nessun limite di velocità (a meno che non sia indicato) e pagamento pedaggio in autostrada. Le multe variano a seconda della velocità superata, ed oltre i 31km/h in centro urbano e 41 km/h in extraurbano, è prevista in aggiunta la sospensione patente per i residenti, mentre un divieto di transito di un mese in tutta la nazione per i turisti.

Corsie di emergenza

Assolutamente vietato è inoltre guidare sulla corsia di emergenza, che in Germania non è fissa al margine destro della carreggiata, ma viene creata in caso di necessità una corsia in mezzo tra le macchine ferme. Percorrerla, o meglio “sfruttarla” in moto, prevede una multa di circa 300€.

Sono poi ovviamente vietate le gare clandestine. Correre e gareggiare su strada con altri come con sé stessi, per mettere alla prova il proprio limite è tra le punizioni più costose.

Ed alla mia domanda clou, ovvero perché i motociclisti in Germania non superano le macchine ad un semaforo ma rimangono dietro fermi ad attendere, la risposta è stata semplice: rispettano il codice stradale. È vietato superare sulla destra ed oltre la linea bianca continua.
Commissario Dennl: “La maggior parte delle volte non hai spazio a sufficienza per superare senza invadere l’altra corsia, e quindi è corretto attendere dietro la macchina, mantenendo la distanza di sicurezza. Ci tengo a precisare che noi non vogliamo essere dei “guasta feste”, e valutiamo sempre le situazioni prima di reagire ad alcune inflazioni, ma dobbiamo fare in modo di prevenire brutte situazioni. Puntiamo molto sulla sicurezza e comunichiamo sempre di indossare le protezioni e soprattutto dei colori segnaletici, che si tratti del casco oppure dell’abbigliamento. I motociclisti poiché non indossano indumenti vistosi, sono solitamente difficili da riconoscere per gli automobilisti (o vengono riconosciuti troppo tardi), motivo per cui spesso si verificano incidenti gravi. Suggeriamo inoltre di effettuare corsi di guida, e ricominciare a tornare in sella con dei tour brevi, in modo da riprendere confidenza con il mezzo ed allenare la forma fisica. È fondamentale all’inizio della stagione tenere presente che gli altri utenti della strada non sono abituati al fatto che le due ruote siano di nuovo in circolazione, e bisogna sempre essere attenti e preparati agli errori altrui.”

La nostra chiacchierata continua in maniera generica sui modelli di moto che per lo più si vedono in giro per strada, sono sempre meno le carenate e per lo più vanno i modelli sport-touring. Parliamo delle donne in moto che anche in Germania sono sempre di più.
Commissario Dennl: “Notiamo una crescita continua di donne motocicliste e per noi è un piacere vederlo, anche perché gli uomini grazie alle donne guidano più in sicurezza. In coppia solitamente si è più prudenti.”

Con un lieve sorriso sotto ai baffi terminiamo l’intervista. Entrambi speriamo che questo articolo possa tornare utile ai prossimi motociclisti che visiteranno la Germania ed i suoi luoghi stupendi come la famosa Foresta Nera, la Romantische Strasse oppure le curve della Foresta Bavarese.

Tre consigli che da poliziotto a motociclista il commissario Dennl ha voluto dare: essere sincero in fase di controllo, prestare attenzione l’uno all’altro, ma soprattutto divertirsi. 

Perché la moto oltre ad essere passione, è divertimento!

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