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Io, la moto e Paco: il mio concetto di famiglia

24/02/2024
Lisa Cavalli
Pubblicato in: ,

Sono cresciuta con le moto. Penso che i miei genitori mi abbiano messo su una sella appena nata tanta è la passione per le due ruote.
A quattordici anni motorino, poi a diciotto una moto, niente auto, riuscivo a fare ogni cosa.
Tutto è andato liscio per un bel po’. Ho sempre amato la mia indipendenza, la mia voglia di essere protagonista della mia vita.
Un maledetto giorno autunnale del 2017 un paio di foglie gialle mi hanno fatto cadere in curva, così senza nemmeno avere il tempo di capire cosa stesse succedendo. All’ospedale mi diagnosticarono una frattura alla spalla, un trauma cranico e tanti ematomi un po’ ovunque.

Il dolore, ma anche un po’ l’acuirsi del mio pessimo carattere, mi allontanarono da tutti: il mio compagno che non ne poteva più, le amiche stanche di ascoltare i miei sfoghi, le mie colleghe e pure i miei genitori.
Non li biasimo adesso, ripensandoci. Ero insopportabile.

Dopo essere guarita non ne volevo sapere di tornare in moto. Non mi fidavo delle strade, né della gente. Rimanevo rintanata in casa, spostandomi con i mezzi o a piedi.
La cosa però non è durata molto. La moto ce l’avevo dentro ma non capivo cosa la mia testa mi stesse dicendo. Poi l’illuminazione: basta road, si va off road!

Ecco, in quel preciso momento la mia vita è cambiata in meglio. Come un clic un’ondata di ottimismo mi ha invasa. Ho cominciato a girare con un gruppo locale di enduristi facendo nascere qualche bella amicizia. Poi anche da sola, tra boschi e dolci colline, ridendo di cadute e rialzando la moto riposandomi nei pressi di ruscelli.

Un giorno, dopo una sosta in un casolare, vidi un gattino di pochi mesi che si nascondeva dietro la mia moto. Chiesi ai proprietari del posto e mi dissero di portarlo via perché avrebbe fatto di certo una brutta fine.
Lo chiamai Paco. Lo misi dentro la giacca e lo portai a casa.
Chi ha un animale a casa lo sa bene cosa succede. Iniziai a prendermi cura di lui e anche di me, sempre di più. Mi cambiò proprio il modo di pormi con me stessa e con gli altri.
Ora siamo io, Paco e la moto. Un trio bislacco che sa tanto di famiglia. Alla fine la famiglia sono anche le persone che scegliamo.

Vi abbraccio Miss!
Martina

ph. Adobe Stock

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